27/11/1988 - Omelia I Domenica Avv Anno C

Sant’Ilario d’Enza, 27/11/1988
Omelia, I Domenica Tempo Avvento, 50° anniversario di matrimonio – Anno C

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Ger 33, 14-16; 1 Ts 3,12. 4,2; Lc 21, 25-28. 34-36

Incomincia l’Avvento, un tempo forte di riflessione, di preghiera e di speranza.

Dobbiamo riflettere su questo intervento di Dio eterno nella nostra storia di uomini. Il peccato aveva allontanato l’umanità che era precipitata sempre più in basso, sempre di più nello squallore, nella perdita di dignità. Ed ecco l’intervento di potenza e di amore, l’Incarnazione: Dio si fa uomo, si fa un uomo in tutto simile agli altri, si fa uomo per insegnarci la strada, per portarci la salvezza, per darci quella pace del cuore che l’uomo inutilmente cerca fuori di Dio.

“Vieni Gesù, vieni e porta all’uomo la certezza di non essere solo, di non essere abbandonato, la certezza che il male non trionferà, che l’ingiustizia non avrà l’ultima parola”. L’ultima parola sarà quella di Dio e sarà la parola di salvezza, la parola d’amore, la parola che indica agli uomini la fraternità: siate fratelli, vogliatevi bene, perchè “uno solo è il Padre, quello dei cieli” (Mt 23,9). Nella sua Paternità dovrete trovare la vera ragione della vostra vita e la vera forza della vostra vita.

Quanto si deve allargare il nostro cuore a pensare a questo prodigio: Dio si fa uomo!

L’Avvento ci ricorda due venute: la sua venuta nella capanna di Betlemme; la sua venuta alla fine del mondo, proprio a significare che Dio è buono, infinitamente buono, talmente buono che si è fatto un Bambino, che si è fatto debole, soggetto alla sofferenza e al dolore per noi. Ma quel Bambino diventerà il Giudice e il male avrà la sua condanna e il male conoscerà la sua sconfitta definitiva.

Per noi sta il discorso di inserirci nell’atmosfera della salvezza, perchè dimentichiamo le cose, perchè abbiamo il triste potere che anche le cose più sublimi le riduciamo nella mediocrità, anche le cose più grandi passano senza essere sentite.

In questo tempo d’Avvento, dobbiamo ricordare quindi la bontà di Dio, la giustizia di Dio; dobbiamo ricordare la nostra speranza, la speranza che la nostra vita, inserita in Cristo, sia potente, valga per il tempo e per l’eternità; che la nostra vita non passi in cose sciocche o in cose che passano, in cose umane che tramontano come tutto tramonta in questo mondo; che possiamo, in verità, essere con Gesù, essere nella sua grazia, essere nella sua meravigliosa rivelazione.

Rifare, nella vivacità, la nostra fede; rifare la nostra condotta; convertirci, donarci al Signore, lasciar fare a Lui, porre la nostra vita nel vangelo, non porre la nostra vita secondo gli uomini che si illudono, che pensano di durare sempre, quando la vita è così effimera!

Inserirci nella salvezza, donarci a Dio, fare rettitudine piena della nostra esistenza, rettitudine piena di verità, di morale, di generosità. E allora sentiremo com’è bella la fede, com’è grande la fede, com’è meravigliosa questa luce che ci conduce di età in età fino al trono di Dio.

Raccogliamoci perciò in questo tempo di Avvento e sia più intensa la nostra preghiera, sia più generosa la nostra condanna di ogni atteggiamento che dispiace al Signore, sia più pronto il nostro ascolto e la nostra donazione. Il tempo di Avvento sia tempo che accresca la nostra devozione, la nostra consacrazione con la quale siamo stati segnati nel Battesimo; il tempo di Avvento accresca la nostra piena serenità, la serenità che viene dalla fede vissuta in profondità.

E noi oggi ci uniamo agli sposi, che ringraziano Dio di tutta una vita fatta alla luce del vangelo, di tutta una vita di sacrificio, di laboriosità, di impegno per la loro famiglia e per i loro figli. Noi ci uniamo al loro ringraziamento e ci congratuliamo con loro perchè hanno realizzato una cosa che non tramonta. L’amore non tramonta mai. Quello che si è fatto nell’amore non viene mai meno.

Noi ci congratuliamo e invochiamo su di loro larga, potente, meravigliosa la benedizione di Dio.

CODICE 88MSO01310M
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 27/11/1988
OCCASIONE Omelia, I Domenica Tempo Avvento, 50° anniversario di matrimonio – Anno C
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il tempo di Avvento
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