13/04/1975 - Omelia III Domenica Pasqua ore 11 Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 13/04/1975
Omelia, III Domenica Tempo Pasqua - Anno A - Messa ore 11, Matrimonio

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At 2, 14. 22-33;1Pt 1, 17-21; Lc 24, 13-35

Sulla nostra strada, sulla strada della nostra vita sentiamo il bisogno di un segno, un segno che ci indichi speranza, che ci indichi che il domani possa essere migliore dell’oggi, che ci indichi che l’amore è più forte dell’odio, che l’amore, che il bene sopravanza il male. Abbiamo bisogno di sentire, insomma, che la nostra storia, che la storia del nostro popolo va verso il meglio e noi cristiani guardiamo sempre, per vedere nella fede, se il Signore si accompagna al nostro cammino, se il Signore è con noi.

Un Matrimonio cristiano è uno di questi segni, segno che c’è nel mondo ancora dell’amore, dell’amore vero, che c’è nel mondo ancora qualche cosa che ci può lasciare ottimisti. Il Matrimonio cristiano è segno di quell’amore eterno con cui Dio ha amato l’umanità, di quell’amore con il quale il Padre ci ha donato il Figlio suo, secondo la Parola della Scrittura, di Gesù stesso: “Così Dio ha amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. Sentiamo tanto spesso notizie di morti, di lutti, di cose brutte. Oh, com’è soave la Parola del Signore! “Così Dio ha amato il mondo”, perché noi avessimo la vita! Ecco, il Matrimonio cristiano si erge splendidamente così, a dire: il Signore ci ama. Due anime si sono incontrate, due anime si sono incontrate in lui, in Cristo. Queste anime dunque dicono che, se è bello il loro amore, se è sicuro il loro amore, non lo sarà meno l’amore di Dio verso la sua Chiesa, verso il suo popolo, verso i destini dell’umanità.

Vorrei che racchiudessimo nel nostro cuore questa parola di speranza, che sapessimo prendere questo segno che si presenta a noi oggi, ecco, e che il nostro primo sentimento di speranza si tramutasse nella certezza di una preghiera, perché questa nostra assemblea è per pregare, questa nostra assemblea è per unirci agli sposi e invocare dal Signore la magnificenza delle sue grazie, per invocare dal Signore un’assistenza meravigliosa e continua. Questo preghiamo e la nostra preghiera è un tutt’uno con il nostro augurio.

Noi vi auguriamo così prima di tutto una vita profonda di fede. Nel suo nome vi sposate, nel suo nome proseguite, nel suo nome incominciate il cammino. Avete sentito il racconto del Vangelo: ci sono dei momenti in cui lui c’è, ma sembra non esserci. Abbiate una vita così forte di fede, che anche in quei momenti sentiate nel vostro cuore questa presenza invisibile, ma presenza efficace e grande. Vi auguriamo una vita di fede, perché la fede è l’unica cosa che dà un senso alla vita, che dà un senso alla morte, che dà un senso al presente e che dà un senso al futuro. Noi vi auguriamo perciò che questa vita di fede segni tutto quello che sarà lo svolgersi della vostra famiglia, tutto ciò che passerà per la vostra famiglia.

E la seconda cosa: noi vi auguriamo che il vostro amore, che vi ha portato così davanti all’altare, che vi sembra già così grande, non sia che l’inizio perché quando ci si sposa s’incomincia. Noi vi auguriamo che, passando gli anni, non solo non passi il vostro amore, ma cresca, s’irrobustisca, sappia vincere le difficoltà perché, quando ci si sposa, la ricchezza sta proprio nell’amore benedetto da Dio. I due discepoli di Emmaus entrarono nella loro casa e fecero entrare Gesù, fecero entrare Gesù perché era vicina la sera. Voi oggi volete che Gesù entri perché incomincia il giorno, il vostro giorno, quel giorno che noi vi auguriamo lungo ed efficace, magnifico sempre, anche nelle cose più umili, anche nelle cose che giorno per giorno sembrano solo una tribolazione o una mortificazione. Noi vi auguriamo che il vostro giorno cominci così, con una luce da mezzogiorno e questa luce prosegua sempre nel nome santo di Dio.

CODICE 75DCO01362E
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 13/04/1975
OCCASIONE Omelia, III Domenica Tempo Pasqua - Anno A - Messa ore 11, Matrimonio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Speranza, fede
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