06/03/1983 - Omelia III Domenica Quar

Sant’Ilario d’Enza, 06/03/1983
Omelia III Domenica di Quaresima Anno C

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Lc 13, 1-9

“Se non vi convertite, perirete tutti” (Lc 13, 3). Dobbiamo riflettere a lungo, perché l’invito del Signore è a saper scegliere. Un uomo vale in quanto sa scegliere. Ci sono delle cose che assolutamente non devono essere scelte, sono da buttare e sono le opere di peccato. E vi sono delle cose che vanno scelte meglio. C’è non solo una conversione dal peccato, vi è anche una conversione dal disordine all’ordine. Il Signore ci ha ben detto quali sono le cose che valgono di più e quali sono quelle che valgono meno. Ci ha detto che noi dobbiamo dare il primo posto a Lui e alle cose che riguardano Lui. Quanto spesso la gerarchia dei valori è rovesciata e perdiamo del tempo (quanto tempo!) e perdiamo delle energie, e perdiamo molte occasioni proprio in cose futili, o almeno in cose che vanno messe dopo.

La Quaresima ci avverte e ci dice: pensa quanto la tua vita può essere fruttuosa! Il Signore parla a noi di una pianta che non dà il suo frutto e c’è il comando: tagliare! La Quaresima ci dice: la tua vita dà tutti i frutti che deve dare? Metti la preghiera al suo posto o dici: vorrei pregare, disgraziatamente ho tante cose da fare, sono tanto preoccupato e tutta la mia vita è diventata una corsa? No! Fermati, fermati! La cosa più importante è pregare, da' lo spazio al tuo colloquio col Signore. Se preghi bene, se preghi quando è necessario pregare, avrai l’intelligenza e l’energia per far tutto il resto e farlo meglio. Ma tu cominci al mattino, e ti affanni, e non dici le tue preghiere, non fai le tue devozioni, e via!, le cose s’inseguono. È disordine. Ma dici: io non posso partecipare alla Messa, perché le cose urgono. Pensaci bene: l’orario della Messa lo puoi trovare. Puoi trovare la maniera di nutrirti e di essere forte. Perché commetti i peccati? Perché sei sguarnito, perché non hai difese, perché non sei unito al Signore e allora agisci così, con il tuo buon senso, forse neanche col tuo buon senso. Forse agisci col tuo orgoglio e il tuo egoismo. Un cristiano deve agire nella fede e per la fede.

Ecco, convertirsi, dare ad ogni giornata il suo preciso indirizzo, dare ad ogni giornata quel centro d’interesse che deve essere assolutamente vitale. Devi, prima di tutto, persuaderti che devi servire Dio, non gli uomini; che devi adoperare le cose, non asservirti alle cose; che non devi essere schiavo di nessuno. Non ha detto la Scrittura: “Tutto è vostro, voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”? (1Cor 3, 21-23). Ecco, è proprio così: finalizzare tutto, finalizzare con forza, finalizzare con schiettezza, finalizzare soprattutto con quell’amore a Dio che sa superare tutto.

In questa terza Domenica di Quaresima, allora, impegniamoci a convertire le nostre azioni, convertirle in sentieri per andare a Dio, per servir meglio Dio, per fare i frutti che Lui si aspetta da noi.

CODICE 83C5Q01342N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 06/03/1983
OCCASIONE Omelia III Domenica di Quaresima Anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Scegliere, conversione
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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