22/03/1981 - Omelia III Domenica Quar

Sant’Ilario d’Enza, 22/03/1981
Omelia, III Domenica Tempo di Quaresima

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Es 17,3-7;Rm 5,1-2.5-8;Gv 4,5-42

“Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: Dammi da bere”. Proprio così, anche per noi. Il dono di Dio è Gesù. È a Lui che con intenso desiderio, con una sete dell’anima profonda e grande, dobbiamo avvicinarci. È a Lui! È a Lui che noi dobbiamo donare noi stessi perché Lui ci coinvolga in un piano di redenzione e di santità. Troppo spesso noi non conosciamo il dono di Dio perché siamo attratti da altre cose, preoccupati di altre situazioni, ansiosi, egoisti. Questa domenica di Quaresima ci ricorda come il segreto è proprio qui: avvicinarci a Gesù, entusiasmarci di Lui, sentire la preziosità della Sua Parola, gioire del palpito del Suo amore, volere veramente iniziare con Lui una comunione profonda di fede e di carità. Troppe volte noi ci fermiamo alla superficie, troppe volte noi esitiamo nel muoverci. Siamo così divisi tra le cose, tra le attrattive sensibili e passeggere e questa vocazione che il Signore ci ha dato di incontrarci con Lui, perché Lui vuol donarci l’acqua, quell’acqua che toglie tutta la nostra sete e che diventa sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna. Allora il tempo della Quaresima è tempo di silenzio, è tempo cioè di raccoglimento. Per capire il dono di Dio bisogna far tacere molte cose in noi. Bisogna un po’ uscire dalla mediocrità di ogni giorno; bisogna porci in ascolto e lasciare che veramente i nostri occhi contemplino Lui, che le nostre orecchie ascoltino ciò che ci vuol dire, che la nostra vita sia tutta proiettata verso di Lui. Dobbiamo dire basta ai nostri difetti; dobbiamo dire basta alla nostra superficialità; dobbiamo dire basta a quanto ha prevalenza in noi e non è del Signore. Liberarci, troppi pesi, troppe false attrattive. Liberarci, donarci al Signore. Una vita cristiana è fatta per la verità e l’amore. L’acqua simboleggia la verità e conduce all’amore. Dobbiamo dire basta e approfondire la nostra preghiera, dare un senso alle solite cose che facciamo con trascuratezza e tanto per farle. Dobbiamo impegnarci perché la grazia trasformi tutta la nostra anima e ci dia potente la gioia e potente la vitalità. Il nostro impegno allora per questa terza settimana di Quaresima sarà non lasciarci assorbire troppo dalle cose, dare più spazio alla preghiera, nella preghiera fare una vera comunione con Gesù per potere attingere da Lui quel dono meraviglioso e particolare che Gesù vuol dare ad ognuna delle nostre anime.

Ora, in questo quadro, in questa misteriosa significazione dell’acqua, compiamo la nostra purificazione con la benedizione dell’acqua, perché quest’acqua simboleggi per noi tutto un movimento di vita e tutto un movimento di grazie.

CODICE 81CNQ013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 22/03/1981
OCCASIONE Omelia, III Domenica Tempo di Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Avvicinarci a Gesù
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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