25/03/1984 - Omelia III Domenica Quar

Sant'Ilario d'Enza, 25/03/1984
Omelia, III Domenica di Quaresima – Anno A

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Es 17, 3-7; Rm 5, 1-2. 5-8; Gv 4, 5-42.

Solo in Gesù sta la salvezza, solo lui è il Redentore, solo Lui. Il mondo ha sete, ha sete di giustizia, ha sete di pace, ha sete di amore, ma solo Gesù può saziare questa sete. Non è l’uomo, non è l’organizzazione che può fare l’uomo, solo Gesù, unicamente Lui e perciò la salvezza dell’umanità è andare a Gesù. Convertirsi vuol dire precisamente questo: abbandonare le altre cose, le altre illusorie speranze e portare noi stessi a Gesù. Ognuno di noi deve operare la sua conversione e insieme dobbiamo andare a Gesù, insieme. Lo sappiamo quanti ostacoli ci sono su questa strada. Gli uomini devono superare i loro egoismi, devono superare le loro passioni, devono sapersi consegnare in tanta fiducia al Redentore.

Ecco perché abbiamo bisogno di chi ci aiuta e oggi, che il Santo Padre affida, consacra il mondo intero alla Beata Vergine, vogliamo unirci a lui e donarci alla protezione, al Cuore della Madonna. Vogliamo lasciarci come bambini prendere per mano da Lei, perché ci insegni la strada giusta, ci dia coraggio e ci dia energia: affidarci a Lei con vero cuore, con vero entusiasmo, affidarci a Lei ed essere collaboratori per la salvezza del mondo, affidarci a Lei perché ci renda strumenti utili di bene, strumenti di preghiera e di misericordia. Possiamo veramente col nostro esempio collaborare al Regno di Dio nel mondo. Troppo ci fermiamo in noi stessi e dimentichiamo in quale pericolo sta tutto il mondo, pericolo che nasce dall’odio, nasce da quelle forme tremende di egoismo che attanagliano gli uomini e le nazioni. Abbiamo bisogno della Madre e a Lei vogliamo donare noi stessi, abbiamo bisogno di diventare migliori, abbiamo bisogno di superare le nostre visioni corte, le nostre visioni di orgoglio e di facile, troppo facile, egoismo.

Abbiamo bisogno di affidarci a Lei e a Lei vogliamo affidare tutti noi stessi, affidare le nostre famiglie, affidare la nostra parrocchia, perché possa essere in quell’ordine di fede e di generosità, che è richiesto dal comandamento evangelico. Migliorare noi stessi, essere più responsabili, più forti, essere impegnati in una vera fede, in un vero esercizio di amore fraterno. Aprire il nostro cuore perché resti veramente un elemento vivo del Regno di Dio, lavorare così giorno per giorno a migliorar noi stessi ed ascoltare la parola della Madonna.

Lei ci ha tante volte ricordato che il nostro grande nemico è il peccato, che dobbiamo detestare tutto quello che è offesa di Dio, rinnova la Passione di Gesù, ci divide tra noi. Alla Madre nostra offriamo tutto quello che abbiamo, offriamo tutte le nostre volontà, perché giorno per giorno migliori la nostra generosità, giorno per giorno possiamo dare a Dio quella gloria che Lui si aspetta da noi.

Restiamo così e in questa Messa sentiamoci i rappresentanti di tutta la parrocchia e offriamola a Lei questa nostra parrocchia, perché diventi il suo Regno, diventi la sua opera, diventi il mezzo con cui Lui trionfi in tante anime.

CODICE 84CQO01342N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 25/03/1984
OCCASIONE Omelia, III Domenica di Quaresima – Anno A
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI In unione al Santo Padre che affida il mondo alla B.V, affidare se stessi e la parrocchia
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