08/12/1984 - Omelia Immacolata Concezione Fidanzamento

Sant’Ilario d’Enza, 08/12/1984
Omelia, Solennità dell’Immacolata Concezione – Fidanzamento

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Gn 3,9-15. 20; Ef 1,3-6. 11-12; Lc 1,26-38.

È la festa delle cose belle, delle cose sante, perché il Signore l’ha fatta Immacolata. Come abbiamo sentito, l’ha fatta «piena di grazia»; “piena” quanto può ricevere una creatura. Nulla perciò vi è di più bello, niente di più santo, niente di più potente. Ha fatto questo prodigio e poi lo ha donato a noi, ce l’ha donata come Madre, ce l’ha donata come modello, come difesa.

La Liturgia ci ricorda quell’inizio triste dell’umanità, quando Eva disobbedì a Dio e trascinò nella colpa Adamo e tutta l’umanità. Ecco, da allora, quanto è stato triste il cammino, quanto è stato penoso, quanto è stato duro! E continua ad esserlo, perché dal peccato è venuto l’odio, è venuto il segno della divisione tra gli uomini e con Dio. Dal peccato sono venuti il dolore e le disgrazie, è venuto cioè quel fiume di cose cattive del quale soffrono tutti gli uomini.

Il Signore ha avuto pietà di noi e “ci ha benedetto con ogni benedizione spirituale”. Il suo piano non doveva essere rotto, per questo ci ha chiamati nella misericordia sua e ci ha dato Gesù e ce lo ha dato per mezzo di Maria, perché restasse la sua scelta, fatta “prima della creazione del mondo”, che noi fossimo “santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci ad essere suoi figli adottivi”.

E tutto allora ci viene dal «sì» di Maria Santissima, tutto il bene, il fiume di bene che vincerà e vince il male, questo fiume di bene viene da Maria, proprio perché il Signore l’ha preservata dal peccato ed Ella ha saputo corrispondere in una maniera assolutamente meravigliosa, unica.

Oh, quanto dobbiamo essere riconoscenti a Maria e come ci dobbiamo stringere a Lei! Se siamo vicini a Lei, siamo vicini a Gesù e Gesù opera potentemente la salvezza. Se siamo vicini a Maria, sappiamo corrispondere, sappiamo corrispondere e pregare bene, sappiamo ricevere l’Eucarestia, sappiamo santificare l’amore, sappiamo comprenderci a vicenda, sappiamo aiutarci, sappiamo impegnarci generosamente e fedelmente. Se noi corrispondiamo, abbiamo veramente la gioia del cuore, il senso profondo della grande realtà della nostra Redenzione, abbiamo la gioia di poter servire Dio, la gioia di saper vincere il male in noi stessi e attorno a noi.

Invochiamo dunque oggi con tutto il cuore la Madonna; invochiamola, perché se la chiamiamo risponde, se confidiamo la vediamo presente in modo mirabile, se cerchiamo di imitarla piacciamo certamente al Signore. Come è piaciuta Lei, anche noi, poveri peccatori, possiamo avere qualche cosa di Lei, qualche cosa che ci attira le benedizioni di Dio. Se siamo vicini a Lei, ci uniamo alla sua opera, l’opera della salvezza, l’opera dell’evangelizzazione, l’opera per la redenzione del mondo, l’opera per i fratelli lontani.

Stiamo con Lei, viviamo con Lei, operiamo con Lei.

CODICE 84N7O01311D
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 08/12/1984
OCCASIONE Omelia, Solennità dell’Immacolata Concezione – Fidanzamento
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Immacolata Concezione; dal «sì» di Maria ogni benedizione
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