Sof 2, 3; 3, 12-13; 1Cor 1, 26-31; Mt 5, 1-12
La Liturgia di questa domenica è dedicata alla nostra famiglia, alle nostre famiglie, perché le nostre famiglie sono un’unica famiglia, quella che noi chiamiamo la comunità parrocchiale, espressione della Chiesa, la famiglia di Dio, il regno di Dio, la gloria della redenzione di Cristo.
Vogliamo celebrare oggi una festa famigliare, ricordando che chi ci unisce è il Signore, perché è lui che è in mezzo a noi, è lui che presiede la nostra assemblea, è lui che dirige la nostra vita, è lui che ci nutre dello stesso pane, che fa brillare nell’anima nostra l’unica luce della fede.
E la festa di oggi si esprime, mi pare, in tre direttive. La prima è in un ordine di ringraziamento per tutte le grazie, per tutta la misericordia, per tutto quel complesso di bontà che noi quotidianamente riceviamo. “È”, come ripetiamo in ogni Messa, “veramente cosa giusta rendere grazie a te, Signore Padre Santo”. I nostri difetti, i nostri limiti, le nostre colpe, non ci devono mai far dimenticare il bene che il Signore opera in mezzo a noi, la speranza che egli alimenta, il perdono che quotidianamente ci dà. Non dobbiamo dimenticarlo. Il ringraziamento, come si esprime da ogni anima, si deve esprimere da ogni famiglia, da tutta la nostra famiglia parrocchiale. Ogni famiglia sa quanto ha ricevuto. Nel dono inestimabile della fede, ogni famiglia sa che ha un conforto e che ha un sostegno. Noi abbiamo ricevuto, e ci erano comunicate anche adesso, le beatitudini. Ogni famiglia sa che, secondo la Parola del Signore, deve custodire queste parole per trasmetterle agli altri, secondo quanto sta scritto: “Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo” e “la lampada non si mette sotto il moggio ma sopra, perché illumini tutti quelli che sono nella casa”.
La famiglia cristiana, ed è mi pare il secondo ordine d’idee, la famiglia cristiana deve sentire la propria consapevolezza, la propria dignità, non per noi, per Gesù perché noi abbiamo ricevuto, abbiamo ricevuto molto più di altri e siamo responsabili del sale che abbiamo ricevuto e della luce per cui, se sciupiamo ciò che abbiamo ricevuto, se nascondiamo quella che è la nostra dignità di posizione e di azione, noi tradiamo il mandato che ci ha dato il Signore. Ogni famiglia cristiana, insieme al ringraziamento, deve accrescere il senso della propria missione, della propria grandezza, di quella fede che deve maturare sempre di più per donarla a quelli che non l’hanno: la consapevolezza della propria grandezza ricevuta e amata, che deve maturare in noi profondo senso di responsabilità perché nell’umiltà, nel senso grande di essere solo coloro che portano, noi veramente attuiamo il compito che il Signore ha dato a noi Chiesa. Consapevolezza e missione.
E come terzo orientamento vorremo oggi revisionare noi stessi, perché ogni famiglia deve essere per la famiglia parrocchiale. Diceva San Paolo e lo meditavamo nella Liturgia della domenica scorsa: “Non vi siano tra voi divisioni”. Ogni famiglia senta di essere una cosa preziosa nella grande famiglia della Parrocchia, senta che ognuno ha e che ognuno può dare, che ognuno può dare sempre di più maturando in sé la Parola di Dio, vivendo magnificamente la propria consapevolezza, perché essere Chiesa vuol dire essere unità, vuol dire essere carità, vuol dire essere servizio. Nell’unità, nella carità e nel servizio attueremo così la nostra vocazione, per cui non vivremo delle nostre idee, non vivremo dei nostri pareri, non saremo condizionati dalle scelte degli altri, vivremo della Parola di Dio nell’unità della Chiesa. Vivremo nella consapevolezza della nostra fede, così, giorno per giorno, con sempre maggiore forza e con sempre maggiore impegno. La nostra famiglia parrocchiale viva così in una profonda, grande, in una magnifica, veramente magnifica sensazione che il Signore opera in mezzo a noi e che il Signore ci rende strumenti del suo infinito amore.
CODICE | 72AVO01333N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 30/01/1972 |
OCCASIONE | Omelia, IV Domenica Tempo Ordinario - Anno A - Festa delle famiglie |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | famiglia di famiglie |
ARGOMENTI | Comunità parrocchiale: famiglia di famiglie |
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