03/02/1980 - Omelia IV Domenica Ord

Sant'Ilario d'Enza, 03/02/1980
Omelia, IV Domenica Tempo Ordinario - Anno C

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Ger 1, 4-5. 17-19; 1 Cor 12, 31 – 13, 13; Lc 4, 21-30

“Ma Egli, passando in mezzo a loro, se ne andò” (* Lc 4, 30), perché non può stare in mezzo a quelli che non hanno la carità e fugge da coloro che non amano.

Noi siamo chiamati alla vera carità e al vero amore, secondo quanto è scritto: “Tu amerai il Signore Dio tuo, tu amerai il tuo prossimo” (cfr. *Mt 22, 37-39). Ed è ben giusto che, ancora una volta, noi ci interroghiamo sulla carità. Avete sentito l’apostolo: l’immaturità dell’uomo è segnata dalla sua mancanza di amore. Quando l’uomo non ama è menomato, la sua crescita non si può verificare.

Dobbiamo perciò chiederci a che punto è la nostra crescita, perché sul termine “carità” sorgono frequentemente degli equivoci. Noi lo sappiamo: la carità è un dono del Signore, è un dono per cui noi siamo elevati a un grado superiore, per cui la nostra vita viene ad assomigliarsi alla vita del Signore. Noi non parliamo della carità umana, dell’amore umano, meno ancora dell’amore istintivo! Non nominiamo nemmeno quello che il mondo chiama “amore”, che è prevalentemente passione e interesse. Noi diciamo che il Signore, elevandoci con la grazia, ha voluto infondere nella nostra anima una capacità soprannaturale di amare come ama Lui, di saper donare a somiglianza di Lui.

Ecco allora che al cristiano è donato questo magnifico potere: di ricambiare l’amore di Dio con un amore soprannaturale, di amare, come li ama Dio, tutti gli uomini. Allora non vi sono considerazioni umane, non vi sono infiltrazioni passionali, allora il cristiano ha la magnifica facoltà di essere, anche in questo, unito strettamente a Dio.

È su questa carità, messa in noi nel Battesimo, che ci dobbiamo interrogare, che dobbiamo vedere quanto, in collaborazione con la grazia, abbiamo saputo svilupparla, quanto la nostra bocca annuncia la giustizia, la nostra bocca perché “l’uomo parla dall’abbondanza del cuore” (* Mt 12, 34).

È per questo che la carità di un cristiano diventa magnifica e travolgente, è per questo che la carità del cristiano non ha altri motivi e altre movenze, è per questo che la carità del cristiano trionfa di tutti gli ostacoli. Parte da Dio e finisce in Dio e risente di Dio.

Allora la nostra interrogazione diventa indubbiamente profonda, diventa una analisi vera della nostra fede, del nostro modo di operare.

Oh, dobbiamo capire che è il soprannaturale la nostra atmosfera! Cristo nostro Signore è morto, non perché siamo dei buoni uomini, in un significato ben preciso, ma perché diveniamo figli di Dio e viviamo da figli di Dio. Perché il Signore non ha fatto dei miracoli a Nazaret e lo ha fatto, ben a ragione, e lo ha detto senza diminuzioni? Perché in loro mancava la fede, in loro perciò mancava la carità, in loro c’era solo l’interesse e la vanagloria.

Ecco, io vorrei in questa domenica che noi acquistassimo tutta la ricchezza del nostro Battesimo! L’acquistassimo invocandola dal Signore! L’acquistassimo gustando quanto è buono il Signore e volendo tradurre nel concreto e nella pratica ciò che il Signore si è degnato di infonderci nel cuore, amando Dio ogni giorno e dimostrandoglielo nell’osservare i suoi Comandamenti, nel venire incontro ai suoi desideri; che lo dimostrassimo nella relazione pratica in famiglia e con tutti coloro coi quali trattiamo. Una carità generosa, ferma, comprensiva, una carità grande e serena.

E vorrei che ci unissimo a tutti i nostri fratelli, che in Italia pregano per l’affermazione della fede e perciò per il trionfo della vita. Noi sappiamo tutte le tremende mancanze verso la vita! Vogliamo pregare per questi nostri fratelli, che, proprio perché non hanno appreso l’amore, vanno contro la vita. Noi vogliamo pregare per loro, perché capiscano che la vita non vale per quello che dà: la vita vale per quello che sa donare. Preghiamo perché tutti capiscano, in Dio e in Cristo, che si deve rispettare il miracolo di Dio che suscita la vita. Dobbiamo allora pregare molto, perché non valgono le altre cose. Nella carità, per la carità noi vogliamo intensamente pregare.

CODICE 80B2O01333N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 03/02/1980
OCCASIONE Omelia, IV Domenica Tempo Ordinario - Anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Carità – Il soprannaturale nostra atmosfera
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