01/02/1981 - Omelia IV Domenica Ord Messa ore 8.15

Sant'Ilario d'Enza, 01/02/81
Omelia, IV domenica Tempo Ordinario, ore 8, 30 - Anno A – Giornata della vita

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Sof 2, 3; 3,12-13; 1 Cor 1, 26-31; Mt 5, 1-12

“Li ammaestrava dicendo: Beati …” (Mt 5, 2-10). Ascoltiamo anche noi, perché Egli ci vuole insegnare. Il Signore vuole dire a ognuno di noi dove sta il segreto della gioia e della felicità. Il Signore ci dice con le parole e con la sua vita che non è nell’egoismo, nell’orgoglio, nella sensualità il segreto di essere contenti. Il mondo grida, il mondo moltiplica il rumore e proclama che è nell’accontentare i propri sensi, nell’accontentare le proprie ambizioni che ci può essere un po’ di felicità. Le Beatitudini di Gesù sono il nostro codice unico, e noi dobbiamo rifiutare l’ascolto del mondo e accogliere con riconoscenza il tracciato che ci fa Gesù, un tracciato ricco di tanta sapienza e di tanto amore. Il Signore ci insegna che senza sacrificio nulla si realizza, è nell’accettare il sacrificio che nasce la vita, che progredisce, che s’afferma.

Oggi si proclama la santità della vita, la grandezza, la meravigliosa donazione di Dio: la vita. Il Signore è l’Eterna Vita, da Lui viene ogni bene ed ogni vivente. Chi rifiuta la vita, chi sopprime la vita va contro Dio, va contro il proprio bene e il bene della società stessa. La vita deve essere la vera grande gloria, che di generazione in generazione noi riceviamo da Dio, al quale doniamo tutta la nostra disponibilità.

Dobbiamo pregare perché la vita venga così apprezzata, per cui ogni sacrificio non conta. Il sacrificio di una mamma che può presentare il suo bimbo alla Chiesa, che può presentare il suo bimbo a tutti gli uomini, il sacrificio di questa mamma è compensato da un’incredibile gioia, di essere collaboratrice di Dio e del suo amore, perché la vita è amore. E noi sappiamo come il Signore vuole che questa vita trionfi nella grazia che dispensa alla Chiesa, nella grazia che dispensa ad ogni anima.

“Beati i poveri” (Mt 5, 3), beati cioè coloro che non si illudono della sufficienza e della completezza delle cose della terra, ma guardano a tutta la ricchezza che viene da una vita del tempo che si matura nell’eternità, una vita che comincia nel tempo, ma non finisce più. Noi sappiamo che nell’uomo c’è la provvidenza meravigliosa che viene dal mistero pasquale, la vita umana naturale viene impreziosita, viene elevata dalla vita soprannaturale.

Ecco perché oggi noi siamo in preghiera anche per il nostro oratorio, perché nell’oratorio si compie un lavoro di educazione secondo il Vangelo, di educazione secondo la grazia di Dio. È qui che si apprende come non vale la vita dell’uomo se non è unita a quella di Cristo, se la vita che si è ricevuta da Dio Creatore non viene vista nella vita di Dio Redentore. Preghiamo per l’oratorio attorno alla figura di un grande Santo, che è nostro protettore e nostro amico. S. Giovanni Bosco ci insegna il senso vero da dare all’educazione cristiana, il valore di quella che è la pedagogia del Vangelo. E dobbiamo invocarlo ancora, invocarlo con vera fede. Ci ha donato la sua intercessione e ci ha ottenuto dal Signore molte grazie. Noi lo sappiamo: è stato grande perché ha tradotto le Beatitudini, è stato grande perché ha saputo essere povero, ha saputo accogliere l’afflizione, il dolore della sua opera di padre, è stato un mite e ha avuto fame e sete di giustizia, è stato mirabilmente misericordioso e, nella purezza del suo cuore, ha insegnato a tanti giovani e continua la sua opera. Ha insegnato l’onestà, la rettitudine del cuore, ha insegnato ad essere operatori di pace e ad accettare la persecuzione per amore della giustizia.

Ecco, un giorno di festa alla vita naturale, un giorno di festa alla vita soprannaturale. Un’invocazione, una gioia nuova perché tutti, ma particolarmente i ragazzi e i giovani, sentano che solo in Dio c’è la letizia vera, c’è il senso vero dell’esistenza. Solo in Lui, perché in Lui c’è veramente l’amore grande e quell’amore meraviglioso, in cui si risolve tutto il problema dell’esistenza, della vita presente e della vita futura.

CODICE 81B0O01333N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 01/02/81
OCCASIONE Omelia, IV domenica Tempo Ordinario, ore 8, 30 - Anno A – Giornata della vita
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, giornata della vita
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Le beatitudini nostro codice unico – Il dono della vita – L’oratorio e la pedagogia cristiana
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