24/04/1983 - Omelia IV Domenica Pasqua Buon Pastore Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 24/04/1983
Omelia IV Domenica tempo di Pasqua Anno C

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Gv 10, 27-30

“Le mie pecore ascoltano la mia voce”. Quale migliore augurio vi possiamo fare? Se ascoltate la sua voce, cioè se donate la vostra vita al Buon Pastore, la vostra vita diventa prodigiosamente bella, bella per il tempo e bella per l’eternità. Ascoltare la sua voce vuol dire avere la sicurezza, avere la pace, avere una gioia indistruttibile. Ascoltare la sua voce vuol dire affidare la vostra vita a Lui e compiere nel suo nome la vostra missione, perché sposarsi è adempiere una missione, è assumere una responsabilità, è consacrare un amore perché diventi fecondo, perché diventi sorgente di bene, perché nella santa Chiesa diventi esemplare.

Noi vi auguriamo perciò questa vita cristiana data in totalità al Signore; noi vi auguriamo di potere, giorno per giorno, realizzare quella che è la vostra missione di amore e di bene. Di amore, perché il volervi bene diventa la grande vostra, fortissima gioia. Vogliatevi sempre più bene. Nella vita conta l’amore. Le altre cose sono solo mezzi e sono secondari. Vogliatevi bene con una generosità, con una continuità, con una limpidità che diventino ragione stessa del vostro pensare e del vostro operare. Proprio perché vorrete volervi bene, saprete incontrare insieme le difficoltà, saprete eseguire i compiti, saprete realizzare un incontro sempre più grande con Dio, perché la vostra famiglia diventi una famiglia di una fede intensa e luminosa, perché la vostra famiglia diventi una comunità di pace e di grazia, perché la vostra famiglia diventi sempre di più un preciso impegno verso gli altri, perché la famiglia non resta chiusa in se stessa, ma si apre nell’ordine del bene comune, che coincide con la volontà di Dio.

Siate allora ben attenti, ben pronti perché il Signore oggi, dandovi la grazia del Sacramento, vi garantisce la sua voce, cioè vi garantisce la sua presenza, la sua azione, la sua assistenza. Cercate sempre non ciò che è ordinario e comune, ma cercate ciò che è meglio, ciò che è più perfetto, ciò che serve maggiormente per voi e si inserisce in un discorso di bene per tutta la Chiesa.

Noi vi auguriamo quindi di potere sempre essere attenti a quanto il Signore vi chiederà.

Noi vi auguriamo di potere, giorno per giorno, accogliere dalle mani del Signore ciò che Lui dispone, perché chi ha l’amore di Dio non ha paura di nulla, lo ha detto il Signore. Ha detto che dobbiamo essere molto confidenti: “Non andranno mai perdute le mie pecore. Nessuno le rapirà dalla mia mano”. Sì, la serenità, la dolcezza, la forza di un matrimonio cristiano, realizzato con viva fede, con viva confidenza, con un amore che Lui renderà sempre di più forte, grande e bello.

CODICE 83DPO01363E
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 24/04/1983
OCCASIONE Omelia IV Domenica tempo di Pasqua Anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, Matrimonio
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Buon Pastore
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