30/11/1987 - Omelia Lunedi I Avv Nov Imm 2

Sant’ Ilario d’Enza, 30/11/1987
Omelia, Lunedì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata – II giorno – Festa di Sant’Andrea

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Rm 10, 9-18; Mt 4, 18-22.

“Lo seguirono”. Tutta la nostra religiosità deve stare qui, nel saperlo seguire come hanno fatto gli apostoli, in particolare il santo di oggi, sant’Andrea. Seguirlo, diventare suoi discepoli e, nel discipulato, arricchire la nostra vita e diventare veramente degni della sua chiamata. Andrea seppe dire di «sì» e diventò un grande santo, un grande evangelizzatore, un grande martire. E proprio nel «sì» troviamo l’esempio sommo della Madonna, che ha saputo essere, prima che Madre di Cristo, discepola di Cristo e Lo ha seguito. Lo ha seguito ubbidendo allo Spirito Santo, Lo ha seguito, unendosi a Lui in un’unione grande di spirito; Lo ha seguito scegliendo sempre ciò che voleva il Signore. Per questo è stata tutta bella, per questo non c’è stata macchia in Lei, perché è stata totalmente conforme a Cristo. Ha imparato da Lui. Ha imparato a pensare, ha imparato a desiderare, ha imparato a scegliere e a gustare, sicché quello che piaceva a Gesù, piaceva anche a Lei; tutto era conforme a Gesù. E in questo è stata meravigliosamente grande: ha saputo essere secondo quello che ci ha presentato il Padre, perché il Padre ha compiuto la redenzione presentandoci Gesù, suo Figlio, come nostro modello.

Dobbiamo sempre guardare a Gesù e tutto quello che ha voluto Gesù, dobbiamo volerlo anche noi; tutto quello che ha rigettato Gesù, dobbiamo rigettarlo anche noi. La bellezza dell’anima è una bellezza soprannaturale, che particolarmente ci è chiesta; è una bellezza che viene da Dio, ma dobbiamo saper collaborare per cui, se tutto viene da Lui, tutto deve venire come corrispondenza anche da noi. Noi diciamo che è bella la Madonna, proprio perché ha tutto lo splendore di Cristo, che è bella la Madonna perché ha saputo ricevere, ha saputo conservare, ha saputo sviluppare e ha saputo, meravigliosamente, donare a noi. Noi dobbiamo stare vicino alla Madonna, per diventare veri discepoli di Gesù, cioè quello che si dice il «vero cristiano»: non una contraffazione, una falsità. Un cristiano è tale se proprio si propone ogni giorno, fattivamente, di assomigliare a Gesù. Dobbiamo essere come Gesù, in tutto come Gesù, e dobbiamo realizzare un grande principio: essendo noi membra del Corpo di Gesù, dobbiamo necessariamente assomigliarci al Capo, perché sarebbe un corpo mal costruito se ci fosse della differenza sostanziale. Dobbiamo unirci a Gesù e la Madonna, nella sua bellezza ci dice: diventi grande, diventi bello nella stessa misura nella quale realizzi il tuo discipulato a Gesù.

CODICE 87MVN01310N
LUOGO E DATA Sant’ Ilario d’Enza, 30/11/1987
OCCASIONE Omelia, Lunedì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata – II giorno – Festa di Sant’Andrea
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La sequela sull’esempio della Madonna e di sant’Andrea
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