01/12/1986 - Omelia Lunedi I Avv Nov Imm 3

Sant’Ilario d’Enza, 01/12/1986
Omelia, Lunedì I settimana Avvento, Novena Immacolata – III giorno

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Is 2,1-5; Mt 8, 5-11.

Il Signore Gesù non è venuto solo per usare la sua meravigliosa misericordia per comprendere noi peccatori. Avete sentito: è venuto anche per ammirare. Gesù fu ammirato della fede del centurione. È sempre di questa cosa di cui vuole che noi siamo ricchi: di fede, perché è la nostra vera risposta alla sua parola, alla sua splendida rivelazione. Una fede, una fede grande, una fede totale, una fede che non viene meno! È con la fede che conosciamo Dio; è con la fede che ne ammiriamo le perfezioni.

La Vergine Immacolata è stata come un cristallo tersissimo che ha riflesso la luce del sole. Noi capiamo come la Madonna ha conosciuto in profondità Iddio perché dalla conoscenza viene l’amore. La Vergine è stata piena di amore e ha voluto fare fino in fondo la volontà del Signore. Tutta la volontà di Dio, nelle cose facili e nelle cose difficili, nelle cose molto difficili. La Madonna ha avuto un senso creaturale profondissimo. Ha capito il senso delle proporzioni, di come noi siamo piccole creature e come tutto quello che abbiamo viene da Lui.

Oh, la nostra fede ci avvicini alla Madonna! La nostra fede sia proprio la grande strada con la quale arriviamo a Dio, lo contempliamo, lo ammiriamo, lo adoriamo e cerchiamo di fare sempre ciò che Lui ci ha comandato. Fare la volontà del Padre con la stessa perfezione con cui la fanno gli angeli in Cielo.

Oh! animiamoci a servire Dio perché servire Dio è regnare, perché servire Dio è tutto lo scopo e il senso della nostra vita. Dobbiamo capire che il servizio di Dio vale più di qualsiasi cosa umana, di qualunque tesoro umano. Servire Dio, come l’ha servito la Madonna: l’ha servito fino all’agonia del Calvario, l’ha servito così in perpetuo. Il Padre celeste ha avuto in Maria il capolavoro della corrispondenza. Ha corrisposto alla chiamata del Padre, ai doni del Padre in una maniera altissima, superiore ad ogni altra corrispondenza di angeli o di santi. La Madonna è stata santissima, perché ha avuto una cognizione profonda di Dio e perciò lo ha adorato, lo ha amato, lo ha seguito, lo ha ubbidito sempre.

CODICE 86N0N01310N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 01/12/1986
OCCASIONE Omelia, Lunedì I settimana Avvento, Novena Immacolata – III giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Fede, senso creaturale. L’esempio di Maria
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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