Is 2, 1-5; Mt 8, 5-11
“Gesù ne fu ammirato”.
Pensiamo: suscitare l’ammirazione di Gesù è una cosa assolutamente grandissima.
Questo pagano, che suscita l’ammirazione di Gesù, ci è proposto come modello. Abbiamo bisogno di fede e di confidenza; abbiamo bisogno di mettere nella nostra vita questa meravigliosa cosa, che è il nostro abbandono alla Provvidenza e all’amore di Dio, questo abbandono di figli che, proclamati così dal Battesimo, sentono che il Padre non può mai mancare a tutte le necessità dei suoi figli. Sentiamo la paternità di Dio come un tesoro meraviglioso, un motivo di piena sicurezza.
Dio, che in Gesù ci ha fatto suoi figli, ha amore e tenerezza per ognuno di noi. Nessuno di noi può dire: lui mi è estraneo, lui è lontano da me, lui non pensa a me. No, ognuno di noi deve dire : so alla persona, che credo, quanto abbandono devo dare; quanta sicurezza devo porre nella sua mirabile condotta.
Oh, dobbiamo suscitare così la nostra fede, perché anche per noi si applicano le parole dell’Angelo dette alla Madonna: “ Il Signore è con te”.
Anche noi sentiamo che è viva e forte questa realtà. Siamo amati da Dio, siamo amati come fossimo solo noi in tutto l’universo, siamo amati da Dio. Dio non fa le cose a caso; nella sua mirabile infinita sapienza, nella sua infinita onnipotenza ha un piano su ognuno di noi e niente succede a caso, niente succede così come per fatalità. Il Signore, quello che vuole, che permette, lo fa in un progetto di amore, perché vuole che ognuno di noi raggiunga la sua perfezione e la sua santità di battezzato. Vuole che ognuno di noi, dopo i travagli di questa vita, possa per sempre essere nella sua casa di gloria. Ecco, rinnoviamo tutto il nostro amore, ravviviamo tutta la nostra confidenza e preghiamo la Madonna di darci quella sicurezza, di cui lei ci ha dato tanto l’esempio, la sicurezza della Parola di Dio: “ Sia fatto di me secondo la tua parola “.
Ripetiamo al Signore anche noi. “ Signore io credo al tuo amore per me; credo che mi guidi; credo che poni le cose, anche apparentemente difficili, le poni proprio in quest’ordine di carità, di sapienza,di amore e di provvidenza mirabile.
CODICE | 85N1N01310N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 02/12/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì I settimana tempo Avvento, Novena Immacolata – IV giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La fede, l’abbandono |
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