01/03/1982 - Omelia Lunedi I Quar

Lv 19,1-2. 11-18; Mt 25,31-46

“Ecco ora il momento favorevole”. Il problema della Quaresima è semplicemente l’accentuazione del problema vitale e generale del cristiano: entrare nel piano di Dio, vivere secondo la parola di Dio.

E cosa ci dice la parola di Dio? L’abbiamo appena ascoltata; la parola di Dio sottolinea con così continua frequenza il problema dell’amore: “Tu amerai Dio, tu amerai il tuo prossimo”.

Un amore, allora, non occasionale, Dio si ama sempre, non si ama solo in determinate occasioni; cosi il prossimo non si ama in determinate occasioni e basta, chi credesse di compiere tutto il suo dovere perché eccezionalmente ha dato da mangiare, o dato da bere, o vestito il prossimo, si ingannerebbe, tutta la vita del cristiano deve essere nell’ordine della carità.

Dobbiamo sentire profondamente questa esigenza e la quaresima urge per questo, l’amore deve trionfare in noi e tutto deve essere fatto nel nome del Signore e il centro del nostro interesse deve essere così verso il prossimo in completa e totale carità.

Essere con l’animo pronto a intervenire qualsiasi sia l’esigenza di un servizio, un servizio pieno di amore deve essere alla base di tutta la nostra attività.

Ed è proprio in questo senso che noi guardiamo al Cuore di Gesù così buono, così disposto, al Cuore di Gesù che continuamente è per noi, non lo è eccezionalmente in determinate nostre necessità, lo è sempre; il Cuore di Gesù pieno d’amore lo è per tutti, lo è per il peccatore, lo è per il tiepido, lo è per il santo, per tutti.

E la sua promessa sottolinea che l’ interesse dei suoi, dei suoi amici, è l’interesse suo: io li aiuterò dappertutto.

Ecco l’esempio che deve gridare alla nostra vita così egoista, così chiusa, così orgogliosa: il Cuore di Gesù, sappiamo che in Lui c’è l’amico, l’amico che è sempre vicino, l’amico che sa donare un amore così delicato e premuroso, l’amico che non si allontana da noi anche quando disgraziatamente noi ci allontaniamo da Lui.

Il momento favorevole della quaresima è capire allora la legge dell’amore che deve regnare in noi, che deve farci sempre agire e sempre preoccupare del bene degli altri.