Nm 24,2-7. 15-17; Mt 21,23-27.
È solamente la fede che ci illumina nella vita e ci illumina nella morte, che dà il senso della vita, che dà il senso della morte.
Noi siamo raccolti a pregare per un’anima che ha avuto fede, tanta! E ha avuto preghiera.
Noi guardiamo in alto e pregando per lei riflettiamo per la nostra vita. Riflettiamo com’è necessario che noi viviamo per Iddio perché l’eternità è Lui che l’assegna. Noi dobbiamo vivere per Iddio. Vivere non per Iddio è sciupare la vita, è non produrre frutto . E dobbiamo pensare ai valori dell’eternità perché siamo fatti per il Paradiso. Il Paradiso è, per tutte le anime che muoiono in Cristo, una luce, una pace, una soavità che non cessano mai.
Dobbiamo saper seminare bene perché quando arriva il nostro momento raccoglieremo per quanto abbiamo seminato, per quanto abbiamo fatto per Iddio, non per gli uomini, non per le cose degli uomini.
Ravviviamo allora la nostra fede e pregando con vera devozione impegniamoci ad essere sempre migliori, migliori nel nostro pensiero, migliori nel nostro affetto, migliori nelle nostre opere.
CODICE | 86NEO01312F |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 15/12/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì III settimana Tempo Avvento − Funerale |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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