Ap 14, 13; Lc 23, 44-46.50. 52-53; 24, 1-6
La nostra fede diventa la nostra speranza. La nostra fede ci dice che con la morte nulla è chiuso, si apre una vita che è eterna. La vita eterna è perciò la nostra meta. Particolarmente il discorso ci urge, quando muore una persona buona, quando i vincoli dell’amore sembra che non debbano rompersi, che non debbano assolutamente mancare.
Sì, il nostro defunto nella sua onestà, nella chiarezza del suo ideale, nell’amore alla sua famiglia resta così davanti a Dio quella speranza forte e serena che dobbiamo alimentare fortemente nel nostro cuore. Vale solo quello che diventa eterno, vale solo quello che è posto nelle mani di Dio; tutto il resto, tutto l’agitarci, tutto il preoccuparci, tutta la nostra ansia finisce nell’eternità, dove le cose assumono la loro proporzione, dove siamo chiamati a un altro metro di giudizio.
Ecco, “Beati coloro che muoiono nel Signore. Riposeranno dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono” (Ap 14,13).
Cristo è morto ed è chiamato dalla Scrittura il “Primogenito dei morti” (Ap 1, 5), cioè, colui che per primo è risorto, colui che ha dato a noi la certezza di risorgere per le opere buone che abbiamo compiute, di risorgere gloriosamente.
A Cristo Signore dobbiamo dunque rivolgere la nostra preghiera, una preghiera di fede che dice: sì, dobbiamo rendere sempre migliore la vita; se non vale che l’eterno, dobbiamo dare alla nostra vita un’impronta chiara e generosa, fervida, e questa impronta la dobbiamo rendere sempre più efficace e generosa.
Facciamo il bene, facciamo molto bene, perché il bene vale e preghiamo per l’anima del nostro carissimo amico, preghiamo perché il Signore lo prenda nella sua pace, nella sua gioia, nella sua gloria; preghiamo perché il Signore gli sia misericordioso, gli sia misericordioso e gli doni una partecipazione splendida alla gloria del Signore Gesù.
CODICE | 85A6O01320F |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 07/01/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì dopo l’Epifania, funerale |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Morte e resurrezione |
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