28/01/1974 - Omelia Lunedi III Ord Preparazione festa SG Bosco

Sant’Ilario d’Enza 28/01/1974
Omelia, Lunedì III settimana Ord , Preparazione festa di S. G. Bosco

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C’è una casa, una casa da difendere e da custodire, una casa che è al sicuro se un uomo forte la difende.

In questa parabola il Signore ci ha insegnato la custodia del nostro cuore. Educarsi è costruirsi e per costruirsi si comincia col difendersi.

S. Giovanni Bosco è stato un grande educatore. Questa sera noi gli chiediamo la grazia, l’aiuto perché le nostre anime siano guidate dallo Spirito Santo per quella educazione di noi stessi che ci permette poi di aiutare gli altri. Perché nessuno può fare agli altri ciò che non riesce a fare a se stesso.

È evidente: educare gli altri non è imporre agli altri una nostra opinione, un nostro giudizio. Per aiutarli vi dev’essere una comunicazione, un’esperienza di vita. Ecco perché noi cominciamo così, secondo la parola del Signore, ad arrivare a comandare in casa nostra: la disciplina, l’autodisciplina che dobbiamo realizzare in noi stessi.

Vi è un maestro unico: è lo Spirito Santo. È lo Spirito che illumina, è lo Spirito che guida, è lo Spirito che ci insegna le difese.

Dobbiamo allora prima di tutto essere persuasi che la nostra vita spirituale è una collaborazione. C’è un Maestro, è Lui, lo Spirito d’amore: noi dobbiamo però porre tutta la nostra generosità, tutta la nostra attività, tutto il nostro impegno. Altrimenti anche le grazie più grandi, anche le grazie più forti non servono.

Il Signore in questo brano di vangelo insiste in maniera particolare nel prendere posizione con chiarezza e nell’insegnarci che dobbiamo lottare, che non è facile questa collaborazione, che c’è un impegno forte, generoso da parte nostra per respingere le tentazioni, per superare le suggestioni, per essere molto sensibili ai suggerimenti della grazia.

Perciò la nostra collaborazione si snoderà in una presa di cognizione della vita nostra, delle nostre tentazioni, in una volontà di scelta evidente, piena. Altrimenti, dice il Signore, è il disastro: “Ne saccheggerà la casa”. È un disastro.

E poi in quel senso profondo di umiltà per cui sappiamo che le nostre forze non sono sufficienti, che per arrivare a dominare noi stessi, a costruirci, ad educarci abbiamo continuamente bisogno di una presenza meravigliosa che è la presenza del salvatore nostro Gesù Cristo, che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del vangelo. Cioè è nella parola di Dio, che noi dobbiamo accogliere, che noi dobbiamo meditare, la nostra grande forza.

È allora così che questa sera noi vogliamo formulare i nostri buoni propositi: restare attenti all’opera che Dio svolge in noi, sapere che dobbiamo educarci e che per educarci ci vuole fortezza e che la nostra fortezza sta nel mettere tutta la nostra buona volontà e nell’invocare con grande spirito, ogni giorno, nella preghiera l’aiuto del Signore.

CODICE 74ATO01332N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 28/01/1974
OCCASIONE Omelia, Lunedì III settimana Ord , Preparazione festa di S. G. Bosco
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Educarsi alla guida dello Spirito per educare gli altri
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