19/12/1983 - Omelia Lunedi IV Avv Novena Natale 5

Lc 1, 5-25

Avete sentito: Zaccaria era un uomo giusto, era irreprensibile in tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Chissà quante volte ha pregato perché venisse la salvezza in Israele, perché si compissero i disegni meravigliosi di Dio! Eppure quando Dio interviene è incredulo, non sa cogliere prontamente l’intervento divino, si smarrisce e così resta muto.

Gli interventi di Dio non sono a nostra misura, sempre l’intervento di Dio va oltre le nostre vedute, va oltre le nostre attese. Questa novena di Natale dobbiamo profondamente riflettere a come sappiamo prendere le cose che ci manda Dio, perché il Natale è un intervento meraviglioso. Ancora Dio viene a noi, viene a noi nel prodigio del suo mistero e dobbiamo imparare per tutte le volte che Egli arriva nella nostra vita e ci domanda di dire di sì, di credere alla sua potenza, alla sua bontà, di credere che Lui ci ama e che le cose che dispone o che permette sono per nostro amore. Dobbiamo pensarci bene, perché troppe occasioni lasciamo cadere, perché in altre occasioni siamo solo sconcertati e addirittura la tentazione si presenta come ribellione, come stanchezza, non comprendiamo perché proprio noi dobbiamo fare determinate cose, perché proprio noi dobbiamo avere altre prove. Non comprendiamo e perciò perdiamo tanto merito e perciò perdiamo delle occasioni veramente preziose.

Dobbiamo, dall’esempio di Zaccaria, sempre di più desiderare di fare ciò che vuole il Signore, in tutto e di farlo quando vuole Lui e come vuole Lui. Dobbiamo imparare il senso creaturale della dipendenza, dobbiamo imparare che Dio è mirabile nella sua paternità, ci guida, ci guida con tenerezza e con forza. Desideriamo allora di essere sempre vigili e sempre pronti, di essere così disponibili a tutto quello che Lui ci domanda, disponibili e sereni di fare una volontà che si svelerà magnifica e tenerissima. La sua volontà, tutta la sua volontà come ha saputo fare la Vergine santissima così. La nostra tentazione deve essere superata sempre in questo modo: Dio mi vede, Dio mi ama, Dio dispone per me.