10/03/1986 - Omelia Lunedi IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 10/03/1986
Omelia, Lunedì IV Settimana Tempo Quaresima

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Is 65,17-21; Gv 4,43-54

“Credette lui con tutta la sua famiglia”. Ecco la risposta a Gesù, la riconoscenza a Gesù. È proprio qui che dobbiamo svolgere la nostra meditazione, perché il Signore dona molto anche a noi. Dona incredibilmente tanto. Noi abbiamo le sue grazie e nell’ordine naturale e nell’ordine soprannaturale. Abbiamo tante, tante grazie. Abbiamo delle grazie preziose e abbiamo la sua Parola e abbiamo la sua presenza. E nella Santissima Eucarestia il Signore è tutto per tutta l’assemblea e per ognuno che fa parte dell’assemblea. Il Signore ci dona la magnificenza della sua azione e del suo sacrificio. Quante, quante messe abbiamo potuto partecipare! Quante parole uscite dalla sua bocca sono state proclamate per noi! Ecco, è proprio qui la nostra responsabilità, grave, grave responsabilità. Avere ricevuto tanto, se crediamo poco come siamo degni di castigo! Quale peso dobbiamo sentire nella nostra coscienza! Il funzionario, ricevuta la grazia, credette lui con tutta la famiglia. Ecco la nostra fede, la forza della nostra fede, l’ardore della nostra fede. Dobbiamo crescere, dobbiamo maturare la nostra fede. Una fede gigante deve affermarsi in noi, perché le insidie che abbiamo dal demonio e dal mondo sono tante. Il tentatore non lascia occasione. Guai se non crediamo molto! Guai se la nostra fede resta iniziale, resta bambina! Guai! Allora siamo travolti dalla tentazione e non resistiamo a percorrere la via che è via in salita. La tentazione di essere dei mediocri e di accontentarci di dare al Signore qualche cosa come si dà un’elemosina a una persona inopportuna. La fede grande travolge, la fede grande ci porta verso la perfezione, la fede grande è la sorgente vera della nostra gioia. Ecco perché dobbiamo credere per vivere bene, per vivere nell’ansia della perfezione cristiana. Ecco perché dobbiamo domandare questa fede, perché senza la fede non facciamo come i Galilei che lo accolsero con gioia, non accogliamo Gesù con gioia e siamo sempre di quelle anime che danno malamente, che danno quasi contro il loro gusto e la loro impostazione. Grande fede! Grande! Domandiamola intensamente in questa messa al Signore.

CODICE 86C9Q01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 10/03/1986
OCCASIONE Omelia, Lunedì IV Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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