17/03/1980 - Omelia Lunedi IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 17/03/1980
Omelia, Lunedì IV settimana Tempo di Quaresima

Ascolta l'audio

Is 65,17-21; Gv 4,43-54

“Va’, tuo figlio vive”. L’episodio ci rappresenta al vivo la gioia di un padre che rià suo figlio e lo ha vivo e sano. È un simbolo, il simbolo di quella gioia che diamo a Dio nostro Padre quando, per i meriti di Gesù Cristo, noi, suoi figli, viviamo; perché il Signore Gesù è venuto proprio a questo scopo. Ricordate le sue parole? “Sono venuto, perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Non solo una vita, ma una pienezza di vita, una pienezza, un rigoglio che noi possiamo realizzare, sì, possiamo realizzare, perché possiamo vincere quella tendenza alla mediocrità, quella tendenza a una sorta di compromesso, quella tendenza alla pigrizia che troppe volte domina la nostra giornata. Noi siamo chiamati a vivere questa vita soprannaturale che si chiama Grazia, che è una partecipazione alla vita stessa di Dio. Una vita che non è quella del nostro corpo, che non è quella della nostra anima nel naturale svolgimento dell’intelligenza e della volontà, ma è qualche cosa di grande, di meraviglioso che Dio ci comunica e che dal Battesimo vuole che continuamente cresca in noi, continuamente. Voi ricordate, nel battezzato ci sono le elargizioni di due grazie: una grazia increata ed è l’abitazione dello Spirito Santo nel nostro cuore, una grazia invece creata che è quella cui accennavamo, che ci viene donata dallo Spirito Santo che in noi opera questi prodigi meravigliosi, che in noi ci eleva al piano soprannaturale, ci fa entrare nel seno della Trinità, ci rallegra con la gioia di saperci veri figli di Dio. “Va’ tuo figlio vive”. Se pensiamo alla gioia di essere in grazia, la gioia di essere liberati da tutte le schiavitù, quello che diceva il salmo responsoriale: “Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato, hai mutato il mio lamento, ti loderò per sempre”, è la gioia di aver realizzato completamente, è la suprema certezza che lo Spirito Santo in noi è sorgente continua di questa grazia. “Farò di Gerusalemme una gioia”, dice il profeta Isaia nella prima lettura. Ecco quello che vuol fare di ognuno di noi il Signore, vuol fare una gioia per la sua gloria, per il bene nostro e il bene dei fratelli. “Farò di Gerusalemme una gioia” se noi vogliamo, se vogliamo una vita spirituale piena e generosa.

CODICE 80CGQ01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 17/03/1980
OCCASIONE Omelia, Lunedì IV settimana Tempo di Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS