01/04/1985 - Omelia Lunedi Santo

Sant’Ilario d’Enza, 01/04/1985
Omelia, Lunedì Santo

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Is 42,1-7; Gv 12,1-11

Maria di Betania, la sorella di Lazzaro, ci è presentata come un modello: il modello di come trattare Gesù. Siamo nella Settimana Santa e la meditazione è quanto mai necessaria: Gesù va trattato come il nostro Redentore, mirabile nella bontà e nella sua opera, va trattato come il nostro Dio, perché è nella sua potenza divina che ha operato la redenzione. Va trattato con amore, va trattato con un amore fedele, con una donazione totale. Maria versò l’olio profumato non badando a nulla, non lesinando la spesa, in un gesto di riconoscenza grande, in un atto di adorazione e di amore. Come spesso invece noi siamo gretti, piccoli, e misuriamo il dono da fare al Signore, e ci affanniamo a cercare le scuse, a cercare i pretesti per dargli poco. Perché temiamo sempre che Lui esiga da noi più di quello che noi possiamo dare. Ma nostro Signore viene a noi in un perenne dono. E quello che noi possiamo offrirgli è una piccolissima cosa ed è, se lo diamo, la fonte della nostra gioia. Abbiamo bisogno perciò di vedere tutta la nostra vita spirituale, di vedere la generosità della nostra preghiera. Di solito preghiamo troppo poco, misuriamo il tempo. Per le altre cose troviamo il tempo, per pregare troppo scarso è quello che diamo. Troppo poco veniamo da Gesù Eucarestia! Troppo poco siamo davanti al tabernacolo! Troppo poco! E con poco amore perché il Signore vuole una vera relazione, una relazione costruita così sul nostro sentimento di essere suoi amici, perché lui ci ha voluto così, ci ha fatto così, chiede da noi l’attestato della nostra amicizia. Troppo poco gli diamo in quello che è l’esercizio delle virtù e finiamo per avere sempre gli stessi difetti, per commettere sempre le stesse mancanze. Finiamo per essere uguali come ieri, come l’anno scorso, come l’anno prima: siamo sempre mediocri così, senza merito così. E, invece di arricchire la nostra vita, l’immiseriamo perché non abbiamo quella scienza che è una scienza fondamentale: la scienza del dono. Abbiamo bisogno di capire come il dono deve essere sempre grande, di tutto cuore, con tutte le nostre forze. Ecco, domandiamo in questa messa la grazia di essere logici e chiari nel nostro impegno e di passare questa Settimana Santa dando, dando molto al Signore, di tempo, di cuore, di responsabilità, di impegno, di impegno particolarmente nella carità.

CODICE 85D0Q0135XN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 01/04/1985
OCCASIONE Omelia, Lunedì Santo
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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