Dn 13,1-9. 15-17. 19-30. 33-62; Gv 8,1-11
“Io sono la luce del mondo”. Dobbiamo capire bene come fuori della luce non vi è che tenebre, dobbiamo capire bene, come se siamo con Gesù tutto è chiaro, tutto è evidente, tutto è sicuro, ma, se rimaniamo fuori di Lui, tutto diventa oscuro, enigmatico, problematico. Questa immagine che ci ha dato Gesù, “Io sono la luce”, vuole spiegare come tutto nella nostra vita deve essere posto nella verità e nell’amore di Gesù. Tutto, nessuna cosa fuori di Lui, nessuna cosa senza di Lui. “Chi segue me, non camminerà nelle tenebre” e non sono forse tenebre la nostra ignoranza, il nostro orgoglio, il nostro egoismo, la nostra sensualità? Non sono forse tenebre che si appesantiscono su di noi e ci fanno sentire di essere come in un incubo. Ne viene di conseguenza che noi dobbiamo lottare contro le nostre disordinate passioni. Dobbiamo lottare, e questo tempo di quaresima tante volte ce lo ha ricordato: come il sollievo c’è in Gesù, il sollievo è lo Spirito, “Dolcissimo sollievo”, come combattendo le nostre passioni arriviamo alla serenità e alla vera gioia, come quando ci lasciamo andare, è sempre la tristezza che pesa su di noi, una tristezza e un buio da farci paura, come fa paura la notte per un bambino pauroso. Il Signore allora ci invita a riflettere come la costruzione della nostra vita è una costruzione autentica, se buttiamo via le nostre forme di sbandamento, se buttiamo via ciò che non piace allo Spirito. Dentro di noi c’è lo Spirito Santo che ci comunica, che ci dona, che insiste. Le buone ispirazioni, le buone ispirazioni ci fanno camminare nella luce di Gesù bisogna saper cogliere le buone ispirazioni e buttare via le sollecitazioni delle nostre passioni, bisogna buttare via ciò che ci porterebbe all’egoismo, al tradimento, a quella cecità spirituale che troppo spesso incombe su tante anime. “Dov’è tuo padre – chiesero i Farisei a Gesù – dov’è tuo padre?”. È Gesù che ci conduce al Padre, la luce sua di questa terra è una luce perché noi, camminando nella fede, possiamo raggiungere il Padre nostro e con Lui rimanere nell’eternità.
CODICE | 80CPQ01344N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 24-03-1980 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì V settimana Tempo Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI |
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