At 19, 1-8; Gv 16, 29-33
Il centro di tutta la nostra fede, il cuore dal quale viene ogni grazia sta proprio nella carità, con la quale noi siamo amati da Dio.
La grande rivelazione è qui: Dio ci ama. Le generazioni degli uomini si erano interrogate, avevano detto: in questo mondo così pieno di contraddizioni, in questo mondo dove c’è tanto dolore, dove succedono tante disgrazie, dove viene la morte e separa senza pietà, cosa possiamo dire? C’è un amore? C’è una provvidenza d’amore? E la risposta è stata così: Dio è amore e tutte le cose che succedono quaggiù e tutte le cose che sembrano contraddittorie sono tali solo in apparenza; nella realtà c’è un amore così grande per il quale si deve esclamare: sono lievi le tribolazioni di questo mondo in paragone alla gloria che ci è riservata. Dio è Amore. Con la Pentecoste la comprensione è stata piena; non solo Dio è amore e ha inviato suo Figlio a noi, propiziazione per i nostri peccati, il Signore ha steso le braccia sulla croce per salvarci, ma per i suoi meriti noi riceviamo l’amore stesso di Dio! L’amore infinito di Dio viene ad abitare in noi, l’amore infinito di Dio è così meraviglioso che sorpassa ogni nostra intelligenza. Le sue opere sono opere d’amore, sono opere di pace, sono opere di pazienza, sono opere di gioia.
Il Signore ci ama! Ecco, ci ama! Lo Spirito Santo è l’Amore sostanziale di Dio che viene ad essere diffuso nei nostri cuori. La preparazione alla Pentecoste non può attuarsi meglio allora che preparandoci ad accogliere questo Amore, buttando fuori quanto possiamo del nostro egoismo, perché è l’opposto dell’amore. Accogliere l’Amore di Dio vuol dire avere l’intelligenza delle sue opere, avere la sicurezza e la fiducia della sua presenza, vuol dire preparare un cuore che sappia amare, che sappia donare . E il saper amare non è un sentimento, saper amare è fare la sua volontà, è lasciarsi guidare da lui, è porre la nostra vita a servizio, servizio nella Chiesa, la nostra diaconia nella Chiesa! È proprio in questo ordine, l’ordine di corrispondere a questo Amore, perché l’Amore di Dio si è posto a salvezza; la nostra diaconia, il nostro servizio deve porsi così nell’opera della salvezza, nella collaborazione per la salvezza, nell’amore ai fratelli, nell’umiltà delle opere, nell’umiltà di ogni giorno.
Ecco, chiediamo allora al Signore che si possano attuare anche in noi queste parole: “Non siamo soli”, perché il Padre è con noi e il Padre è venuto a noi, è venuto con il Figlio e ci ha donato lo Spirito ed è lo Spirito che ci sorregge e ci guida.
CODICE | 75EBN01366N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 12/05/1975 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste - IV giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Dio è amore |
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