01/06/1981 - Omelia Lunedi VII Pasqua Nov Pent 4

Sant’ Ilario d’Enza 01/06/1981
Omelia, Lunedì VII settimana Tempo di Pasqua, Novena di Pentecoste - IV giorno Battesimo

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At 19, 1-8; Gv 16, 29-33

A tutti i figli di Dio è dato lo Spirito Santo, è dato come fu dato a Gesù e Gesù fu guidato in tutto dallo Spirito Santo. Un figlio di Dio allora pensa, allora desidera, allora cerca sempre nell’ordine dello Spirito Santo. La trasformazione del cristiano comincia subito: il Battesimo stasera rende molto chiara e plastica l’idea. Il battezzato diventa figlio di Dio e come figlio di Dio possiede lo Spirito Santo e comincia la sua trasformazione finché, attraverso gli sforzi di tutta la vita, possa arrivare a identificarsi con Cristo, a trasformarsi in Cristo.

Un battezzato allora, si deve sempre richiamare al suo Battesimo, come al principio di tutta la sua fede e di tutta la sua dinamica. Un battezzato deve sentire che Gesù Cristo non è solo un Dio da adorare, Gesù Cristo è un fratello da imitare. Col Battesimo si riceve la grazia di Dio, che è grazia di Cristo e come in Cristo la vita divina ha portato i frutti che ben conosciamo e ha fatto di Lui l’uomo santo, l’uomo buono, l’uomo che giustamente chiamiamo Redentore, così nel cristiano la grazia, che è la stessa linfa che era in Cristo, deve produrre ammirevoli frutti. Il cristiano deve trasformarsi in Lui e perciò tutto il nostro impegno è in quest’ordine, tutta la nostra vivacità spirituale deve dirigersi in questo senso

e perciò le virtù hanno un senso, perché sono virtù di Cristo. Noi non parliamo semplicemente delle virtù umane, le virtù umane le possono avere anche gli uomini che non sono cristiani, ma non sono quelle virtù raggiunte con una filosofia umana e un’onestà comune. Noi diciamo che le virtù di un cristiano devono essere imitazione di Cristo: proprio perché Lui è stato così, anche noi dobbiamo essere così. Un cristiano o è un altro Cristo o non è niente, o fallisce in se stesso o non ha valore. La nostra destinazione è vivere dello Spirito di Cristo e tutto quello che c’è nella nostra fede ci spinge a questo e a questo dobbiamo tendere.

Facciamo dunque gli auguri al bambino battezzato, che possa essere così, come lo vuole il Signore per la gioia dei suoi genitori e per la gioia di tutti quelli che sono cristiani. Facciamo l’augurio e, nello stesso tempo, ognuno di noi cerchi di vedere a che punto si trova nell’introduzione a questo Spirito di Cristo.

CODICE 81F0N01366A
LUOGO E DATA Sant’ Ilario d’Enza 01/06/1981
OCCASIONE Omelia, Lunedì VII settimana Tempo di Pasqua, Novena di Pentecoste - IV giorno Battesimo
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Lo Spirito di Cristo dato nel Battesimo – Il cristiano altro Cristo
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