16/05/1983 - Omelia Lunedi VII Pasqua Nov Pent 4

Sant'Ilario d'Enza, 16/05/1983
Omelia, Lunedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena di Pentecoste – IV giorno, Catechesi Mese di Maggio

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At 19,1-8; Gv 16, 29-33.

“Perché abbiate pace in me”. Il problema del dolore è il problema che più tormenta l’uomo: perché il dolore, se Dio è infinitamente potente e infinitamente buono? Gesù ha risposto a questo interrogativo con tutta la sua vita e ha fatto vedere che, proprio perché buono, il Signore permette il dolore. Il dolore ha un alto significato, ha una grossa ragione per l’elevazione dell’uomo e per la sua purificazione. Un uomo che non soffre mai facilmente non capisce, non sente, è chiuso in se stesso.

Chiamiamo la Madonna “Consolatrice degli afflitti”. La Madonna è un aiuto prezioso a capire il perché del dolore e a saperlo prendere, perché Lei è stata quella che ha capito meglio di tutte le creature il piano di Dio e vi si è sottomessa con tanto amore.

Noi la chiamiamo l’Addolorata, noi l’abbiamo ricevuta come madre sul Calvario in un momento di tremendo dolore. Lei è vicina a tutti quelli che soffrono, a tutti quelli che penano, perché sappiano usare bene di questo dono di Dio. La vita vale proprio perché può essere un’offerta preziosa, mai tanto preziosa come quando uno sa soffrire.

Noi dobbiamo chiedere l’aiuto alla Madonna, perché, quando ci arrivano delle sofferenze, possiamo così santificarle. Certo, soffrire bene non è facile: abbiamo bisogno di tanta potenza di intercessione, che ci arrivi molto aiuto del Signore; abbiamo bisogno del cuore santo della Madonna.

E voi, ragazze di prima media, avete voluto stasera, nell’invocazione dello Spirito Santo, mettervi sotto la particolare protezione della Madonna, perché la Madonna vi faccia capire dove sono le vere gioie e quali sono le false tristezze; faccia sì che voi custodiate il vostro cuore per le autentiche gioie e lo liberiate sempre dalle cattive tristezze. Cattive tristezze che sono soprattutto le crisi di servizio, cioè la poca voglia di andare avanti, di servire il Signore, la nostalgia di divertimenti, di cose, di false libertà.

Voi volete portare la medaglia miracolosa della Madonna, perché possiate sempre tenere il vostro cuore come vero tempio dello Spirito Santo, come vero sacrario, come vero tabernacolo.

Voi volete, alla scuola della Madonna, diventare vere discepole dello Spirito Santo, che ci insegna tutte le cose e ci dà la forza per vincere tutto.

Voi chiedete alla Madonna, allora, una grande protezione per conservarvi così, pure e serene, per potere rifiutare tutte le facili contaminazioni.

E noi preghiamo per voi, perché vi arrivi grande la grazia di Dio, proprio a voi, che vi mettete nel cuore della Madonna.

CODICE 83EFM013
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 16/05/1983
OCCASIONE Omelia, Lunedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena di Pentecoste – IV giorno, Catechesi Mese di Maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale, imposizione medaglia miracolosa gruppo I media
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Litanie Madonna: Consolatrice degli afflitti
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