Sir 17,24-29; Mc 10,17-27. Nella Beata Vergine noi abbiamo un modello, un modello che ci ha dato lo stesso Gesù. È Gesù che ci ha indicato Maria come la nostra madre, come l’esemplare nostro, un modello perfetto. La chiamiamo «Specchio della santità»; è un modello perfetto perché traduce la perfezione di Gesù. Nessuna creatura è stata più vicina a Gesù di lei; con una certa enfasi, parlando di Maria, diciamo che è la luna che prende la luce del sole. L’Apocalisse l’ha vista con la luna sotto i piedi (Cfr Ap 12,1). Maria è modello perfetto, perché non ha avuto alcuna ombra di peccato, ma è stata completamente esonerata dal peccato originale e ha completamente vinto tutte le insidie che il diavolo deve averle presentato. È, inoltre, un modello luminoso, per cui non dobbiamo porci dei problemi inutili, ma guardare in lei ciò che risplende e ciò che deve risplendere anche per noi. Un modello facile, perché noi lo leggiamo con grande facilità; lo leggiamo e possiamo in tutte le virtù trovare l’indicazione chiara: dall’umiltà alla bontà, dallo spirito di servizio allo spirito di preghiera. È un modello facile ed è un modello che è meraviglioso, perché ci ottiene questa grazia di imitazione. La Madonna è colei che chiamiamo «Mediatrice», perché è tra noi e Gesù, e ci aiuta, ci sorregge, ci guida. A lei quindi ricorriamo con perseveranza. Il nostro fioretto di questo giorno sarà proprio vedere quale virtù dobbiamo ricopiare con più alacrità e con più forza.
CODICE | 89EUO01337N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 29/05/1989 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì VIII settimana Tempo Ordinario – Catechesi mese di Maggio |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Maria nostro modello |
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