26/06/1989 - Omelia Lunedi XII Ord

Gn 12,1-9; Mt 7,1-5.

Chi sta con il Signore è sempre vittorioso; chi abbandona il Signore diventa schiavo, un vero schiavo, uno schiavo delle proprie passioni, uno schiavo di ciò che in qualche maniera solletica le passioni delle cose brutte che sono nel mondo, che sono guidate da Satana.

Quando ci proponiamo di essere uniti al Signore, quando ci mettiamo nel suo cuore, noi realizziamo completamente noi stessi, noi diventiamo degni di una vita serena e forte.

La purezza è equilibrio, un equilibrio meraviglioso che il Signore vuole che noi teniamo perché se siamo nell’equilibrio giudichiamo bene, ma se perdiamo il controllo, l’egoismo ci prende, ci occupa, ci travolge, e giudichiamo male. Ecco perché la purezza è una virtù così centrale.

La purezza ci realizza pienamente, ci realizza per dono di Dio: dal cuore di Cristo scende infatti una forza meravigliosa, e questa forza ci porta a vincere le attrattive della materia e ci porta ad entusiasmarci delle cose dello Spirito.

Ringraziate molto il Signore per le grazie che vi ha dato. Mi rivolgo al gruppo che è in festa: molto ringraziamento e senso delle cose, nella consapevolezza che realizzerete solo dipendendo dal Signore, chiedendo la sua grazia, imponendovi una scelta ben precisa: fuggire le occasioni.

Il Signore vuole particolarmente che viviate con l’ideale del Cuore Immacolato di Maria: la devozione al Cuore Immacolato di Maria deve essere la vostra festa, deve essere la vostra gioia, deve essere l’impronta che mettete alla vita.

Il Signore ci ha dato la Madonna come un meraviglioso esempio e un meraviglioso aiuto. A Lei ricorriamo sempre con molta umiltà e molta perseveranza.