Dt 10, 12-22; Mt 17, 22-27
Quando Gesù annuncia la sua Passione annuncia sempre anche la sua Resurrezione, perché il termine per lui e per noi è sempre la Resurrezione.
Impariamo a vedere la vita del cristiano una partecipazione al Mistero Pasquale di Gesù, una partecipazione di Resurrezione, una partecipazione perciò di pienezza e di gioia.
La gioia Gesù l’ha voluta definire bene, quando ha detto: “Io vi porto la mia gioia, non la gioia del mondo: la mia gioia”(cfr. Gv 15, 11). Ecco, la gioia del mondo è una passione più o meno accarezzata o più o meno esaltata, la gioia del Signore una meraviglia d’armonia, di pace, di fortezza.
Ecco, noi in questa Messa domandiamo al Signore che ci faccia partecipare della vera sua gioia, che possiamo essere in una grande gioia per non avere la tentazione della tristezza, la tentazione della noia, la tentazione che si chiama “crisi spirituale di stanchezza”.
Domandiamo al Signore di far sempre la Comunione con il senso della gioia. Attingere da lui profonda gioia, perché la Comunione è partecipazione a Cristo che è risorto. Vogliamo non avere allora delle Comunioni tirate via, delle Comunioni così, piene d’indifferenza, ma delle Comunioni che siano continue, fortissime sorgenti di gioia. E prometterete perciò al Signore di vivere così bene le Comunioni, che sentiate sempre che il Signore risorto è con voi e vi conduce.
CODICE | 85HBO0533IN |
LUOGO E DATA | Saint Nicholas, 12/08/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì XIX settimana Tempo Ordinario, Messa di chiusura campeggio |
DESTINATARIO | Campeggio ragazze |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Gioia |
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