02/12/1980 - Omelia Martedi I Avv Funerale

Sant'Ilario d'Enza, 02/12/1980
Omelia, Martedì I settimana di Avvento - Funerale

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Mc 15, 33-39; 16, 1-6

Raccogliamo la parola di fede, l'impulso grande di speranza cristiana. È scritto nella Bibbia" Beati coloro che muoiono nel Signore: riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono". (*Ap 14, 13)

La morte è separazione dal mondo presente, ma la morte raccoglie il frutto di una vita. Noi ci chiniamo oggi in preghiera per un fratello, che è morto nel Signore, per un fratello al quale auguriamo il riposo dalle sue fatiche, dai suoi lunghi anni di sofferenza, di umiliazione, di non potere più fare quello che assiduamente e generosamente aveva fatto. Anni di sofferenza sostenuti con pazienza, con serenità nel nome del Signore e nell'affetto dei suoi cari.

Iddio Signore vede tutto, dice ancora la Scrittura: "Gli insipienti credono che Dio non veda, ma Dio vede, ma Dio ascolta, ma Dio è l'unico che sa premiare il giusto”, è l'unico!

Noi nella preghiera auguriamo, desideriamo, presentiamo al Signore la nostra intenzione, perché accolga quest'anima nella pace, perché le sue opere lo hanno seguito.

Sì, avete sentito la lettura del Vangelo: è Gesù stesso che è sulla croce, è il Figlio di Dio. Rimase nei tormenti terribili di un crocifisso per lunghe ore: è Gesù! Non ha accolto l'invito fatto dai nemici: " Staccati dalla croce e crederemo in te ".(*Mt 27, 42)

Gesù non si è staccato e non perché non poteva, perché non voleva!

Non voleva perché voleva dare un valore a tutti i crocifissi del mondo, a tutti gli uomini così messi in croce dalla malattia o dalla cattiveria degli uomini. Il Signore Gesù è restato là sulla croce e ha avuto solo parole di bontà e di promessa.

Ecco la nostra fede, ecco che cosa ci dice in questo momento di dolore il Signore Gesù, ecco qual è la sua parola di redenzione: dopo la croce la resurrezione, dopo il pianto il gaudio, dopo la tempestosità del tempo che passa la meravigliosa gloria dei secoli.

Questo crediamo, questo desideriamo per il fratello defunto, questo noi auguriamo ancora a tutti noi: di poter condurre una vita da meritare dal Signore il premio eterno.

CODICE 80N1O01310F
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 02/12/1980
OCCASIONE Omelia, Martedì I settimana di Avvento - Funerale
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il valore del dolore
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