Rm 10, 9-18; Mt 4, 18-22
“Seguitemi” (Mt 4, 19). E’ su questa parola che è giusto meditare.
Il Signore Gesù chiama, è venuto per chiamare, è venuto non solo per chiamare gli apostoli. Oggi è la festa di sant’Andrea. E’ venuto per chiamare tutti gli uomini: “Seguitemi”. Dobbiamo seguirlo e dobbiamo vedere in Lui il vero esempio di come si onora il Padre, di come Lo si adora e Lo si ama.
Gesù è il perfetto adoratore. Gesù ci introduce al Padre e ci rende degni di stare davanti a Lui.
L’impegno nostro è di capire come non possiamo piacere a Dio, se non ci assomigliamo a Gesù Cristo. Nessun uomo è capace di piacere a Dio, se non segue Gesù, nessun uomo! Fosse anche l’uomo più retto e più onesto, fosse anche l’uomo che si sforza maggiormente: tutto passa per Gesù e Gesù ci insegna a riconoscere la grandezza di Dio. L’adorazione è un sentimento spontaneo, è un sentimento consapevole dell’uomo di fronte a Dio, che opera nell’universo e nell’uomo stesso.
L’adorazione dice riconoscere Dio. E’ un misto di stupore e meraviglia, è un misto di riconoscenza, è tutto l’uomo che si prostra davanti a Dio, che Lo riconosce e Lo ama. L’adorazione ha il suo sbocco nell’amore e adora perfettamente chi sa amare, proprio perché Gesù ci ha rivelato Dio come Padre e ci ha detto che, per mezzo di Lui, possiamo chiamarlo ed essere veramente contenti di questo nome: “Dio Padre”.
E così, allora, la nostra preghiera non diventa più una preghiera informe, una preghiera disordinata, una preghiera egoistica, non si riduce tutta a una domanda interessata, è il riconoscimento della grandezza della mirabile opera di Dio.
La Madonna santissima ha saputo adorare, ha saputo avere un senso creaturale altissimo, ha obbedito a Dio anche quando il Signore ha sconvolto completamente i suoi piani. E’ la serva del Signore.
Ecco che noi vogliamo unirci a Lei, perché Lei ci faccia una sola cosa nella Messa con Gesù. E insieme a Gesù possiamo dare quel tributo di amore e di onore che Dio si aspetta da noi, perché è giustizia darglielo ed è ingiusto chi glielo nega. Il peccato è sempre una grave ingiustizia.
Domandiamo alla Madonna di potere capire e di potere migliorare così la nostra preghiera.
CODICE | 82MVN01310N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 30/11/1982 |
OCCASIONE | Omelia, Martedì I settimana Tempo di Avvento, Novena dell’Immacolata – II giorno - Festa di sant’Andrea |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Seguire Gesù – Gesù perfetto adoratore del Padre - La Madonna esempio di adorazione |
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