Is 11,1-10; Lc 10,21-24.
Gesù ci ha fatto conoscere la sua preghiera perché anche noi possiamo entrare in essa, dare lode al Padre Signore del cielo e della terra. Bisogna che capiamo bene la parola «riconciliazione». È una parola che ci indica tutto il nostro cammino verso il Padre fino a questa comunione con Gesù nella lode, nell’adorazione e nell’amore.
È con Gesù che dobbiamo sentire come tutta la nostra vita deve essere un gloria al Padre. Tutta la nostra vita deve esprimere, nell’impegno ma anche nel sacrificio ma anche nella gioia, in ogni momento, lode e benedizione. La Madonna ci ha insegnato come anche la vita nostra quotidiana e la sua ripetizione e la sua forma povera e faticosa può essere una vera lode. La Madonna è stata colei che ci ha preceduto nella riconciliazione perché ha saputo valorizzare in maniera meravigliosa tutta la sua esistenza apparentemente umile, vissuta in una povera casa di un povero villaggio. Eppure le sue azioni avevano un valore grandissimo, erano una lode meravigliosa a Dio. La Madonna ci ha insegnato che le azioni vanno valutate non alla maniera dell’uomo, non alla maniera esteriore e mondana, ma come offerta a Dio, come lode e benedizione a Dio. Tutte le nostra azioni devono essere nell’ordine di una cammino verso Dio, in un riconoscere come i diritti di Dio sono assoluti e come noi possiamo fare i nostri doveri così con tanto profitto nostro e degli altri. Anche la vita più umile, fatta nell’amore e nella lode a Dio, ha un beneficio grandissimo per tutto il Corpo Mistico.
Abbiamo l’esempio di Maria, abbiamo l’esempio dei santi, di tanti santi vissuti nell’umiltà di ogni giornata ma che sono stati eccelsi davanti a Dio.
Cerchiamo allora di migliorare la nostra intenzione di fare tutte le cose per amore di Dio, per un grande amore di Dio; più mettiamo amore, più le cose valgono; più cerchiamo Dio anche nelle cose più mediocri, più noi diamo una vera lode all’Altissimo. Impegniamoci allora con molta forza a imitare la Madonna e a compiere la riconciliazione che vuol dire così: fare le cose non per noi, fare le cose non per gli altri uomini, fare le cose per Iddio e in Dio amare tutti e in Dio compiere tutto e in Dio accettare pienamente quella che è la disposizione della provvidenza.
CODICE | 86N1N01310N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 02/12/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Martedì I settimana Avvento, Novena Immacolata – IV giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La nostra vita deve essere sempre lode. L’esempio di Maria |
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