03/12/1985 - Omelia Martedi I Avv Nov Imm 5

Sant’Ilario d’Enza, 03/12/1985
Omelia, Martedì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata - V giorno

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Is 11, 1-10; Lc 10, 21-24

“Gesù esultò nello Spirito Santo”. Era pieno di Spirito Santo ed era, nella sua umanità, guidato dallo Spirito Santo. E dopo Gesù anche la Madonna esultò nello Spirito Santo, perché era proprio la Madre del Signore che si sentiva serva e piccola.

Il senso creaturale che ha avuto la Madonna è stato profondissimo.

Chi più di lei è familiare con Dio e chi più di lei è in un senso profondo di amore e di riconoscenza?

Lei stessa nel Magnificat ha cantato questa predilezione del Signore, questo amore che si piega verso chi sa stare al suo posto, sa stare come deve stare una creatura, come un figlio che davanti alla maestà di suo Padre gioisce immensamente di un amore, ma un amore che sa da dove viene e sa perciò quanto vale.

Stasera dobbiamo chiedere alla Madonna proprio questa grazia, la grazia di sapere valutare le nostre posizioni, di sapere valutare le nostre preghiere e i nostri atteggiamenti, perché troppe volte siamo orgogliosi di fronte a Dio, perché troppe volte abbiamo delle stolte pretese a suo riguardo, perché troppe volte ci indugiamo in una assoluta insipienza, quando facciamo derivare da noi le opere buone che facciamo, quasi non fossero fatte per una grazia continua che ci viene elargita; quando ci lamentiamo di non essere trattati bene dal Signore e abbiamo gelosia verso quelli che riteniamo più favoriti o benedetti. Sentiamo come davanti a Dio ogni pretesa è una forma di bestemmia; come di fronte a Dio dobbiamo solo sapere ringraziare, sapere quanta tenerezza il Padre ci ha usato chiamandoci, nel Battesimo, suoi figli e moltiplicando le grazie dopo il Battesimo perché siano grazie vive e feconde; perché lui veramente vuole la nostra salvezza e tutto quello che predispone lo predispone perché ci vuole bene.

Restiamo molto ammirati dalle opere di Dio, restiamo molto riconoscenti; restiamo sempre nell’umiltà sostanziale che deve distinguere il battezzato, conscio di aver mancato, conscio di non essere stato all’altezza di ciò che ha ricevuto.

Umiltà, fervore, generosità distinguano sempre la nostra condotta.

Possiamo così, giorno per giorno, cantare anche noi il Magnificat: “ Sulle anime veramente umili si è chinato e ha guardato …”. Sì, ci ha guardato e ci ha guardato con particolare occhio di predilezione, man mano che scoprivamo come tutto viene da lui e come tutto è amore.

CODICE 85N2N01310N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 03/12/1985
OCCASIONE Omelia, Martedì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata - V giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il senso creaturale
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