04/12/1984 - Omelia Martedi I Avv Nov Imm 6

Sant’Ilario d’Enza, 04/12/1984
Omelia, Martedì I settimana Tempo di Avvento, Novena Immacolata − VI giorno

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Is 11, 1-10; Lc 10, 21-24

Quando Gesù esultò nello Spirito Santo e ringraziò il Padre per avere svelate le cose ai piccoli di Dio, si riferiva prima di tutto a sua Madre, perché la Beata Vergine è stata proprio la creatura prediletta da Dio per la sua umiltà, per la sua semplicità, per la sua santità. È in Lei che si è manifestata la grande gloria di Dio, meravigliosa gloria di Dio. Una debole fanciulla sorta in un borgo della Galilea, senza nessun maestro, senza nessuno che potesse guidarla, ha saputo con tanto slancio seguire lo Spirito Santo da diventare la meraviglia delle meraviglie, la meraviglia di una santità mai raggiunta da nessun uomo, né mai raggiungibile da alcun uomo fino alla fine del mondo. Dice bene la Liturgia: “Sola, sine exemplo placuisti”; tu, da sola, sei piaciuta a Dio, senza aver davanti nessun esempio di tanta santità.

Veramente noi restiamo estatici nella contemplazione di tanta santità realizzata dai doni magnifici di Dio, ma ancora dalla sua corrispondenza, la corrispondenza di ogni giorno, la corrispondenza delle piccole cose di ogni giorno. Ha vissuto la vita degli altri, una vita che nei villaggi palestinesi era così pressata dall’ambiente! Lei ha preso il volo, aquila meravigliosa!

Veramente possiamo dire: “Regina di tutti i santi”! San Francesco d’Assisi è stato eroico nelle virtù, soprattutto della povertà; sant’Agostino è stato insigne per la sua intelligenza, per i voli ascetici. Abbiamo avuto delle grandi sante, ma Maria Santissima li ha sorpassati tutti! Tutti! Un santo ci può far capire qualche cosa di Lei, ma non possiamo paragonare nessun santo alla santità eroica di questa fanciulla di Nazareth. Il Signore ha costruito in Lei il capolavoro delle sue mani, il Signore ha fatto di Lei il prodigio dei secoli.

E allora… e allora ecco: “Specchio di santità” la chiamiamo. In Lei dobbiamo confrontarci, in Lei dobbiamo paragonarci, Lei dobbiamo invocare. Noi così faticosi nel diventare virtuosi, noi così lenti nonostante tanti aiuti ad andare avanti, abbiamo bisogno della sua preghiera, del suo aiuto, della sua misericordia. Dobbiamo capire che la vita ci è data per raggiungere una meta e la meta per un cristiano è la santità. Quanto tempo forse abbiamo perduto, quanto tempo abbiamo buttato via, quante energie in una triste sequenza di un passo avanti e di un altro indietro, di un po’ di fervore e di molta crisi!

In questa Novena, domandiamo alla Madonna la grazia di essere più generosi, più forti, più conseguenti.

CODICE 84N3N01310N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 04/12/1984
OCCASIONE Omelia, Martedì I settimana Tempo di Avvento, Novena Immacolata − VI giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Maria, la prediletta tra i piccoli di Dio; «Regina di tutti i Santi»; «Specchio di santità»
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