Is 40, 1-11; Mt 18, 12-24
"Se gli riesce di trovarla..." (Mt 18, 13).
Noi chiamiamo l'opera di Dio, storia di salvezza, cioè tutta l'opera che il Buon Pastore ha svolto, per potere riunire le pecore sbandate. Al sommo dell'azione di Dio vi è il suo amore, è il suo amore che cerca e, dice Gesù, "è il suo amore che gioisce" (ib.).
Bisogna che noi contempliamo a lungo, particolarmente in quest’Avvento, questa che è la grande manifestazione di Dio, perché Dio è amore e tutte le sue opere sono amore. Perciò, se nell'uomo c'è amore, capisce le opere di Dio, ma se nel cuore dell'uomo è subentrata l'indifferenza, peggio ancora l'odio, non capisce nulla di tutte le opere di Dio. Il Signore ci ha amato non perché fossimo buoni, il Signore ci ha amato cercando di renderci buoni. "Se gli riesce di trovarla".Cioè il Signore ha messo in opera tutta la sua potenza e tutti i suoi miracoli, perché noi credessimo, perché noi ci convertissimo, perché l'umanità trovasse la strada dell'ovile. L'umanità in tanta parte ancora non l'ha trovata, ma non è il fallimento di Dio, è il fallimento dell'uomo, dell'uomo che non permette a Dio di entrare nella propria vita, nella propria vita individuale e nella propria vita sociale, che non mette in Dio il principio del suo agire e il termine del suo agire, perché agisce per sé stesso egoisticamente, cercando i suoi idoli ai quali bruciare incenso.
Dio ha tanto amato l'umanità, che il profeta Osea ha paragonato l'amore di Dio all'amore di uno sposo innamorato della sua sposa, ha parlato in questi termini, per farci capire un po’ com'è questo amore meraviglioso e grande, quest’amore che non conosce sosta, quest’amore che si dona totalmente. Il donarsi totalmente è proprio di chi ama senza limiti. Ecco, il Signore ci ha amato così!
Noi allora dobbiamo lasciarci trovare, dobbiamo lasciarsi cercare, dobbiamo mettere la sostanza della nostra vita religiosa in questa accoglienza di amore, perché è più importante il suo amore del nostro e dobbiamo meditare soprattutto sul suo amore e dobbiamo cercare di capirlo, cercare di corrispondervi, di andargli incontro con tutto il cuore.
E Maria Vergine è stata proprio l'esemplare di quest’amore. E' stata un membro eccelso nella Chiesa che ha accolto l'amore di Dio in pienezza, con una forza, con una delicatezza, con una totalità, davanti alle quali noi non cesseremo mai di ammirare. Ecco cosa dobbiamo chiedere oggi alla Madonna: di potere accogliere l'amore di Dio, di Dio che ci parla, di Dio che parla a ognuno di noi, che parla a noi suo popolo, che nella sua parola riversa tutto il suo amore. Dio non ci rivolge una parola fredda e distaccata di autorità, Dio ci parla nella sua bruciante carità e a lui quindi dobbiamo andare e in lui dobbiamo riaffermare la nostra completa gioia.
CODICE | 77N5N01311N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 06/12/1977 |
OCCASIONE | Omelia, Martedì II settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata - VIII giorno |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | L’amore di Dio per noi |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS