Quaresimale – Martedì II Quaresima
Is 1,10. 16-20; Mt 23,1-12
Dobbiamo acquistare il senso delle proporzioni, cioè dobbiamo sentire chi siamo noi e chi è Dio, dobbiamo capire che noi siamo sue creature e che Lui è il Grande e l’Onnipotente. Dobbiamo capire la nostra vera situazione, che è la situazione di peccatori, perché abbiamo offeso il Signore e non solo abbiamo rinnegato la nostra qualità di creature, ci siamo innalzati e abbiamo avuto delle pretese, ma abbiamo sconsacrato la nostra dignità di figli di Dio.
Ecco, se vogliamo essere veritieri e onesti dobbiamo riconoscere tutti questi nostri limiti, per potere tenere nella nostra vita un contegno che sia consequenziale. Se siamo creature e se siamo peccatori dobbiamo saper stare al nostro posto, bisogna che noi non avanziamo delle pretese, bisogna che noi sappiamo misurare le nostre parole e i nostri pensieri, sia in rapporto a Dio, sia in rapporto agli altri uomini.
Oh, quanto dobbiamo invocare lo Spirito Santo perché ci dia il retto sentimento! Ci dia quel saper vedere, quel saper sentire, quel saper volere che fanno di un’anima l’anima che sta nelle mani di Dio e merita il suo compiacimento, perché se anche siamo peccatori ma lo riconosciamo, ma ci pentiamo di quello che abbiamo fatto, Dio ci ama e Dio ci assiste. Andiamo allora volentieri in questo nostro senso, invocandolo dallo Spirito Santo, chiedendolo con molta e vivace insistenza.
CODICE | 84CLQ01341N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 20/03/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Martedì II Settimana Tempo Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Chi siamo noi davanti a Dio |
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