18/12/1984 - Omelia Martedi III Avv Novena Natale 4

Sant'Ilario d'Enza, 18/12/1984
Omelia, Martedì feria di Avvento, Novena di Natale – IV giorno

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Ger 23, 5-8; Mt 1, 18-24

Dobbiamo ammirare san Giuseppe, così umile e così pronto, così distaccato dalle cose e così docile al piano di Dio. Giuseppe aveva un altro piano, un altro progetto e il Signore ha cambiato tutto, così, senza dirgli niente, ma quando Giuseppe ha il sogno, subito è disponibile. È proprio il vero povero; distaccato da tutte le cose, anticipava con la sua vita le parole di Gesù: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” ( Mt 5,3). Giuseppe povero in spirito ha meritato di vivere intimamente nella meravigliosa, non concepibile situazione della famiglia di Nazaret.

Oh, sì! Dobbiamo imparare anche noi, dobbiamo imparare che Dio ci ama, che Dio dispone tutto per noi, che tutte le cose le ha messe in una provvidenza mirabile e le cose, per noi, devono essere mezzi per raggiungere la vera sua volontà: tutte le cose! Le cose non sono una finalità, dobbiamo imparare che sono un mezzo. L’idolatria è mettere al posto di Dio una cosa. “Adorerai il Signore tuo Dio” (Es 20,2-5) è detto nel primo comandamento.

Ecco, la radicale situazione di un’anima deve essere questa: tutto è mezzo, solo Dio va desiderato come ultimo fine, solo Dio deve essere per noi oggetto del nostro amore e della nostra ricerca. Solo Dio! Le cose le dobbiamo adoperare con distacco, cioè dobbiamo adoperarle in tanto in quanto ci aiutano a servire Dio, a fare la sua volontà; invece, sappiamo com’è facile che cerchiamo le cose e ci fermiamo in esse per il piacere che ci recano, e questo piacere, capito male e preso stoltamente, invece di essere un mezzo diventa un ostacolo.

Solo Dio! Dobbiamo ripetere spesso questa parola: solo Dio! Solo Lui deve essere il desiderio, il desiderio profondo della nostra anima, solo Lui deve essere quello che ogni giorno cerchiamo, attraverso le gioie, attraverso i dolori, attraverso il lavoro, attraverso la fatica, attraverso la carità. Anche il prossimo deve essere mezzo per servire Dio, per vivere per Dio, per servire Lui solo, per essere contenti delle sue disposizioni, imitando il santo sposo di Maria, Giuseppe.

CODICE 84NHN01312N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 18/12/1984
OCCASIONE Omelia, Martedì feria di Avvento, Novena di Natale – IV giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI L’esempio di san Giuseppe: docile al piano di Dio e distaccato dalle cose
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