2 Sam 6, 12-15. 17-19; Mc 3, 31-35.
Il Signore ci insegna il vero amore, quello autentico, quello che vale.
“Ecco mia madre e miei fratelli”; l’amore non è limitato, non è circoscritto, l’amore del Signore è per tutti, tenero e forte, meraviglioso nelle sue opere e meraviglioso nella sua efficacia. E ha detto Gesù: “Amatevi come io vi ho amato” (Gv 13,34). Questo amore del Signore è quello che noi dobbiamo ricopiare verso gli altri. Noi non possiamo limitarci a un amore umano, a un amore inventato, per così dire, da noi, a un amore misurato da noi. Noi dobbiamo amare gli altri di un amore soprannaturale, amare come Gesù, con la stessa larghezza, la stessa universalità, la stessa forza.
È la grande lezione che il Signore ci ha lasciato, è la lezione per la quale Lui ci ha detto: “Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se vi amate gli uni con gli altri” (Gv 13,35), se ci amiamo col Cuore di Gesù. Ecco la nostra testimonianza, ecco la nostra gloria, ecco ciò che noi siamo chiamati a fare: la nostra missione è quella di amare come Gesù.
Ed è proprio per questo che stasera domandiamo l’intercessione di san Francesco di Sales; la chiediamo a lui che è stato così egregio in questo amore in Gesù, è stato così meraviglioso che il suo esempio ha passato i secoli. Ha saputo amare tutti, li ha saputi amare con dolcezza, con mansuetudine, con comprensione. Ha saputo perdonare gli sgarbi più volgari e i tradimenti di quelli che si definivano amici. Ha saputo realizzare nella Chiesa una comunità combattiva ma fondata nella vera carità; combattiva, perché c’era il problema degli eretici che erano esplosi e che non lasciavano tregua. Non ha, per essere caritatevole, rinunciato alla lotta, non ha preferito tacere, non ha detto: “Passiamo sopra. Facciamo finta che non dicano degli errori…”. Insegnava che sulla verità non ci può essere alcuna compromissione: la verità è una sola e la verità ci viene da Dio e non dobbiamo, noi, rinunciare alla verità per un pretesto di carità.
Ha realizzato una carità eroica con una fortezza di combattimento ammirevole sotto tutti gli aspetti, per cui ha saputo convertire migliaia e migliaia di quelli che erano stati traviati.
Dobbiamo proprio imparare allora queste tre cose: amare di un amore soprannaturale; amare tutti, amare gli erranti ma non scendere a patti con gli errori; realizzare un perdono forte e vivo perché la carità va al di là dell’errore. Ecco, domandiamo anche noi a san Francesco di volerci bene, di voler bene a tutti, così, con serenità ma con tanta fortezza.
CODICE | 84APO01332N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 24/01/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Martedì III settimana Tempo Ordinario − San Francesco di Sales |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Amare come Gesù, nella verità |
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