24/03/1981 - Omelia Martedi III Quar

Sant’Ilario d’Enza, 24/03/1981
Omelia, Martedì III settimana Tempo Quaresima

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Dn 3,25. 34-43; Mt 18,21-35

L’opera di misericordia del Signore non è un episodio. Tutte le opere di Dio a nostro riguardo sono opere di misericordia. Il tessuto di tutta la storia della Salvezza è tessuto ricco di misericordia. Dobbiamo capire bene allora come dobbiamo accogliere questa opera di misericordia. Perché abbiamo delle strane e assurde dimenticanze e il Signore nella parabola lo sottolinea: riceviamo continuamente misericordia e nel nostro piccolo non facciamo misericordia. Noi che riceviamo delle valanghe di misericordia tutti i giorni, ripetiamo con Pietro: “Signore, fino a sette…?”. È proprio in questa vigilia dell’Annunciazione del Signore che dobbiamo particolarmente meditare sulla misericordia, perché la più grande opera, l’opera di misericordia per eccellenza, è stata l’Incarnazione del Verbo. Domani ricordiamo questa Incarnazione: Dio, l’Infinito, si è fatto uno di noi, ha voluto essere un uomo per misericordia. Come il nostro cuore deve essere aperto, come il nostro cuore deve essere sensibile, come dobbiamo capire la logica della misericordia perché, immersi nella misericordia, non ci succeda di rendere vano tutto, di rendere inutile l’Incarnazione del Verbo e il Sangue di Cristo sparso sulla Croce! E il Signore ce lo ha detto con autorità: la logica della misericordia sta qui: “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro. Perdonate e vi sarà perdonato”. Dobbiamo allora contemplare la Misericordia di Dio ma tradurla così, momento per momento nella nostra giornata, nei nostri atteggiamenti, nelle nostre relazioni, dappertutto. “Siate misericordiosi come il Padre vostro”. L’esempio è infinito. Andiamo, perciò con forza nelle opere concrete senza credere mai di esagerare. Allora sentiremo la pace perché vi sarà perdonato. E sono mille le occasioni, nelle più piccole cose: nel non far pesare agli altri, nell’accogliere gli altri così come sono, con i loro difetti. La misericordia vuol dire così: passare sopra, capire, andare oltre. Ed è quello che ci sforzeremo di fare per prepararci con cuore alla festa di domani.

CODICE 81CPQ013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 24/03/1981
OCCASIONE Omelia, Martedì III settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Essere misericordiosi
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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