20/12/1983 - Omelia Martedi IV Avv Novena Natale 6

Lc 1, 26-38

Contempliamo ancora, e non ci dobbiamo stancare di contemplare, la disponibilità che ha la Vergine Maria a tutta la volontà di Dio: si professa la serva, aderisce con tutto il suo cuore, con tutta la sua volontà. Maria è veramente di una santità eccelsa! Dobbiamo capire che non è diversa la strada della nostra fede e della nostra santità, non è diversa, passa sempre per quella strada: la strada di realizzare in pieno il nostro cammino nel fare e nel volere tutto quello che vuole Dio. Dobbiamo essere non solo rassegnati, non dobbiamo fermarci lì, dobbiamo essere ben contenti e ben pronti a tutta la volontà di Dio. Lo ha detto Gesù: “Se uno mi ama osserva i miei comandamenti” (*). Noi dobbiamo studiare con un senso profondo di umiltà la legge di Dio, noi dobbiamo cercare di tradurla tutta; e, se il Signore ci ha consigliato qualche cosa, non ci fermeremo al comando, andremo volentieri a fare quanto di meglio possiamo e quanto di meglio gli è gradito. Dobbiamo cercare sempre il gradimento del Signore in ogni cosa. La nostra preghiera deve essere soave a Dio, le nostre liturgie devono essere vissute con un senso profondo di adorazione, le nostre virtù quotidiane, i nostri doveri devono essere altrettanti momenti di amore di Dio, di ricerca di Lui, di desiderio sempre più forte di piacergli. Tutta la nostra vita deve essere così: piacere a Dio, perché il Signore guarda a noi come a suoi figli prediletti e vuole che non ci fermiamo a fare le cose di malavoglia, ma vuole che con entusiasmo sia la nostra gioia il piacergli, sia il nostro impegno rinnovato il senso vero di dare alla nostra vita, perché quanto più gli siamo graditi, tento più gli diamo gloria, tanto più facciamo del bene a noi stessi e facciamo del bene agli altri. Cerchiamo, proprio seguendo la Madonna, questa volontà e il regno di Dio si compirà in noi e per mezzo nostro.