31/01/1984 - Omelia Martedi IV Ord S.G. Bosco

Sant’Ilario d’Enza, 31/01/1984
Omelia, Martedì IV settimana Tempo Ordinario, Memoria di san Giovanni Bosco

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2 Sam 18, 9-10. 14. 24-25. 30 - 19, 4; Mc 5, 21-43.

La pagina del Vangelo ci spinge fortemente alla fede, ci spinge al colmo della fede, alla vivacità della fede, perché la fede ci porta la presenza del Signore e il Signore è potente, il Signore è buono e il Signore interviene nella nostra vita, vuole che noi siamo con Lui, vuole che noi progrediamo con Lui.

Questo progresso della fede è quel che ci dobbiamo proporre, particolarmente in questa festa di san Giovanni Bosco. Progresso, vivacità! Troppo spesso la fede languisce, la fede è posta così con leggerezza ed è scarsamente seguita. La fede!

San Giovanni Bosco è stato il sacerdote del miracolo della fede. Nel nome di Dio ha superato delle difficoltà gravissime e lunghe, ha superato l’ostacolo dell’incomprensione e la persecuzione. È stato il sacerdote della fede, perché ha saputo dire sì a Dio ed ha amato le anime.

Noi questa sera siamo uniti nel sacrificio di Gesù ricordando quanto, attraverso il suo sacerdote, il Signore ha insegnato alla Chiesa, a noi, insegna al nostro Oratorio, al nostro lavoro educativo, al nostro impegno.

E questa crescita della fede è ciò che ci deve stare più a cuore, abbiamo bisogno della fede per lavorare nel nome di Dio, abbiamo bisogno di una grande fede per non desistere di fronte a tante difficoltà: dobbiamo superare molte cose. Abbiamo bisogno della fede per realizzare tra di noi un clima di carità, di vera carità soprannaturale. Abbiamo bisogno della fede, per saperla così offrire come testimonianza d’amore. Abbiamo bisogno di una ricchezza di fede perché i nostri ragazzi abbiano da noi l’esempio e l’aiuto.

È la fede che dice tutto. Senza fede vana è la nostra opera, vana è la nostra tribolazione. La fede, sempre più fede! Ed ecco che vogliamo auspicare che cresca sempre di più in tutta la nostra opera, che tutti i nostri discorsi siano informati alla fede, che noi possiamo sempre meglio andare verso il Signore. Non abbiamo altro desiderio, non ci dobbiamo proporre altre mete. I nostri ragazzi devono crescere, devono maturare nella fede, devono sentire che la loro vita vale se posta nella fede. Devono volersi bene tra di loro nel nome di Gesù.

L’Oratorio deve essere ambiente di fede e ambiente di carità. Deve essere generoso il lavoro per noi all’interno, deve essere generoso il lavoro per quelli che arrivano dall’esterno. Tutto deve essere uniformato alla fede e per vivere di fede dobbiamo così curare la nostra preghiera.

La preghiera è comunicazione con Dio, la preghiera è aprirsi a tutte le misericordie del Signore. Tutti i giovani e tutti i ragazzi apprezzino la preghiera e sentano che nella preghiera c’è il segreto per poter impostare la vita secondo quanto li ha invitati il Signore. Ricordate: “Che cosa conta all’uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde l’anima?” (Mc 8, 36). E diceva don Bosco: “Dammi le anime e basta! Dammi le anime: prenditi il resto”, le anime, perché le anime sono costate tutto il sangue del Signore.

Che cosa allora vogliono essere i nostri propositi in questa festa di san Giovanni Bosco, se non volere, attraverso l’ascolto umile, attraverso la preghiera fervida, maturare bene nella fede per avere tutta la grazia di Dio, tutta la forza della grazia di Dio, per crescere sempre di più in un Oratorio che sappia veramente essere formativo, in un Oratorio che sappia veramente adempiere alla sua missione, che non è una missione umana, che non ha pretese umane, che non ha pretese di fermarsi al divertimento umano, ma vuole arrivare a formare nella fede, a costruire nella fede, a dare a tutti la gioia più grande che è quella di avere la fede e di respirare nella fede.

Il Signore ci aiuti, preghiamo. Il Signore ci sia vicino; siamo disponibili e passo per passo la nostra vita cristiana maturerà così, come il Signore desidera, da meritare le parole dette alla donna: “La tua fede ti ha salvato, va’ in pace”. Sì, la nostra fede salvi. Possiamo essere nella grazia e nella pace del Signore.

CODICE 84AZO01333N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 31/01/1984
OCCASIONE Omelia, Martedì IV settimana Tempo Ordinario, Memoria di san Giovanni Bosco
DESTINATARIO Parrocchia
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI San Giovanni Bosco; Oratorio ambiente di fede
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