22/04/1986 - omelia martedi iv pasqua 25 matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 22/04/1986 –
Omelia, Martedì IV settimana Tempo Pasqua – 25° Anniversario Matrimonio

Ascolta l'audio

Ap 11,19-26; Gv 10, 22-30.

La famiglia non prende l’origine dall’uomo. Prende l’origine da Dio. È Dio che l’ha voluta, secondo l’espressione di Gesù: “Ciò che Dio ha unito” (Mc 10,9). Il Signore ha voluto la famiglia come la sorgente viva di un amore che deve regnare per tutta la vita. Gesù ha sottolineato l’indissolubilità del matrimonio. Ha detto che questo amore deve sempre crescere e non tramontare mai. Un tramonto sarebbe un sacrilegio.

Gesù interviene con la sua grazia, interviene col suo dono di amore. Il matrimonio diventa sacramento, diventa segno sensibile della grazia.

È in questa visione che noi questa sera ci siamo riuniti per ringraziare Dio e domandargli ulteriori grazie, ulteriori doni. Quando nella famiglia fiorisce l’amore, fioriscono tutte le cose belle, anche se tribolate, della nostra umanità. Il Signore consacra, il Signore benedice, il Signore dà forza.

L’augurio che spontaneo esce vuol essere proprio in quest’ordine d’idee: l’augurio di qualche cosa che aumenti sempre di più, che s’affermi con sempre maggiore vigore. L’augurio che ogni giorno della vita sia vissuto in questo amore generoso e forte, in questo amore che va dai due coniugi ai figli, questo amore che è magnifico proprio perché esce dal Cuore di Cristo.

Il Signore ha fatto il primo miracolo in un’occasione di matrimonio. Il miracolo di Cana ha un simbolismo profondo: il Signore cambia l’acqua in vino. Tutti quelli che entrano in questa chiamata, tutti quelli che sono vicini al Signore, cambiano le povere cose della vita in cose preziose, perché c’è Lui, il Signore, perché c’è il suo amore, perché c’è la sua potenza. Cambiò l’acqua in vino perché capissimo che sotto il suo segno tutto diventa grande, tutto diventa significativo.

Vogliamo invocarlo perché aiuti nelle tribolazioni, perché sia gioia e quando c’è la gioia sia nell’ordine dei frutti che produce lo Spirito Santo: la pace, la serenità, il timore di Dio. Tutto si affermi così in una vera novità di vita, in una ricchezza grande di bene e di progresso.

Noi auguriamo tutto il bene perché auguriamo Gesù. Auguriamo che possa compiersi sempre questa azione di Gesù, perché si rinnovi quel misterioso miracolo di Cana, si rinnovi nello spirito, si rinnovi nelle opere, si rinnovi nell’amore.

CODICE 86dno01363m
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 22/04/1986 –
OCCASIONE Omelia, Martedì IV settimana Tempo Pasqua – 25° Anniversario Matrimonio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE
ARGOMENTI
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS