18/03/1980 - Omelia Martedi IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 18/03/1980
Omelia, Martedì IV settimana Tempo di Quaresima

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Ez 47,1-9. 12; Gv 5,1-3. 5-16

“Vuoi guarire?”. È la domanda che Gesù ha rivolto a quel malato, è la domanda che ancora risuona per tutti nell’intimo del nostro cuore. “Vuoi guarire?” Perché non manca la potenza della guarigione in Gesù, perché non manca la bontà, manca troppo spesso la nostra vera volontà. Ci illudiamo di avere una volontà di conversione, ma troppo spesso è solo una momentanea velleità. Quando uno vuole veramente, quando vuole totalmente, si mette in disposizione adatta. La sanità spirituale che noi vogliamo, la sanità che desideriamo per noi e per il bene della chiesa viene, lo sappiamo bene, viene vivendo la vita dello Spirito. “Camminate secondo lo Spirito”, perché Egli ci ha dato lo Spirito. “A chi crede in me” ha detto, “fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal seno”. Indicava proprio questo profluvio di grazie che sarebbero venute in noi da dentro di noi. Abbiamo letto nella liturgia il brano del profeta Ezechiele: quest’acqua misteriosa che usciva dal tempio, il tempio era Cristo. Abbiamo letto come era grande, il simbolo era evidente: mille cubiti, l’abbondanza della redenzione. “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Il salmo responsoriale sottolinea: “Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio”. Ecco, la Chiesa è il luogo dello Spirito, la chiesa è il luogo dove lo Spirito vivifica. Noi abbiamo lo Spirito perché siamo nella chiesa e siamo per mezzo di Lui uniti a Cristo, nel corpo suo. Ecco allora la nostra vera conversione: capire quanta stima dobbiamo avere per questa abitazione dello Spirito in noi e nella chiesa, quanta gioia ne dobbiamo provare, quanta fiducia, come non ci dobbiamo sentire soli, impotenti, presi dalla morsa di tutte le cose contrarie. Dobbiamo sentirci forti nello Spirito, come dice la sequenza della Pentecoste “Dolce ospite dell’anima”, dobbiamo sentire che questa presenza lenisce le nostre ferite, dà energia grande ad ogni momento della nostra vita, particolarmente quando siamo in pericolo. “Non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva”, dice l’acclamazione al vangelo. Sì, è proprio per questo che possediamo lo Spirito, perché possiamo, convertendoci, vivere in pienezza. E allora questa considerazione ci porti a maggiore sensibilità, a maggiore generosità, a maggiore serenità. “Vuoi guarire?”. “Sì, o Signore, io voglio guarire, dammi il tuo Spirito che ci troverà uniti per invocare la protezione di Colui che è il patrono della chiesa; perché ci insegni a servire con umiltà Gesù come lo ha servito Lui.

CODICE 80CHQ01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 18/03/1980
OCCASIONE Omelia, Martedì IV settimana Tempo di Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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