09/05/1978 - Omelia Martedi VII Pasqua Nov Pent 5

Sant’Ilario 09/05/1978
Omelia, Martedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena di Pentecoste - V giorno

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At 20, 17-27; Gv 17, 1-11

Abbiamo ascoltato: Gesù dice che siamo “suoi”, questo termine è un termine di assoluta nostra gioia e sicurezza. Siamo suoi, suoi nella vita presente, suoi nell’eternità.

Un cristiano non ha dei timori che non riesce a superare, il cristiano ha la sicurezza di essere nel cuore di Gesù, ha la sicurezza di essere in mano di Gesù, sicché nessuno lo può toccare. Possono togliere la vita, ma cambiano la presente miseria nella gloria di un’eternità; possono uccidere il corpo, ma l’anima non la possono toccare. E chi muore per una causa giusta è indubbiamente nella sfera del martirio. Un cristiano dunque sa essere forte e la fortezza, che arriva a noi, è la fortezza stessa dell’amore infinito di Dio. Quando ci chiediamo: “Come mai la terza persona della Trinità è lo Spirito Santo?”, nel rispondere balbettiamo, ma capiamo che Dio essenzialmente è Verità e Amore e nella Trinità lo Spirito esprime l’infinito Amore di Dio, che si è riversato su di noi attraverso l’Incarnazione del Verbo.

Ecco, comprendiamo come veramente da Gesù viene ogni nostro bene, perché Gesù ci ha dato lo Spirito Santo e nello Spirito Santo abbiamo tutta la fortezza dell’amore, tutta la gioia dell’amore, tutta quella ricchezza che da Dio, attraverso la sua onnipotente misericordia, arriva fino a noi.

Ecco perché il cristiano è forte della fortezza dell’amore, ama Dio, ama il prossimo, ama il prossimo anche quando è odiato dal prossimo, anche quando è perseguitato. È l’amore che vince, è l’amore che trionfa di tutte le difficoltà. Colui che odia e maltratta e uccide crede di vincere, ma la forza che vince è unicamente l’amore.

Noi dobbiamo domandare molto Spirito Santo, perché l’amore trionfi in noi, perché l’amore vinca sempre sul nostro egoismo, perché l’amore possa veramente trionfare nel mondo, perché l’amore è veramente la grande sicurezza che noi possediamo e che noi, per incarico di Gesù, dobbiamo diffondere.

“Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13-14). Non è un amore che è in noi, ma un amore che si esprime attraverso di noi; non è un amore che possiamo cavare dalla nostra povera umanità, che è assolutamente impotente: è l’amore diffuso nei nostri cuori dallo Spirito che ci è stato dato.

Chiediamo allora questo amore che supera tutto, questo amore che vince tutto, dalle piccole cose della giornata fino ai momenti nei quali, di fronte alle tentazioni, sentiamo in pericolo tutta la nostra impostazione cristiana.

Essere forti, saper amare, saper amare sempre.

CODICE 78E8N01366N
LUOGO E DATA Sant’Ilario 09/05/1978
OCCASIONE Omelia, Martedì VII settimana Tempo Pasqua, Novena di Pentecoste - V giorno
DESTINATARIO Parrocchia
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La forza dell’Amore
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