02/06/1987 - Omelia Martedi VII Pasqua Nov Pent 5

Sant’Ilario d’Enza, 02/06/1987
Omelia , martedì VII settimana Tempo di Pasqua, Novena Pentecoste - V giorno – anniversario di matrimonio

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At 20, 17-27; Gv 17, 1-11.

Abbiamo ascoltato una grande pagina del Vangelo: il ringraziamento di Gesù al Padre per la missione affidatagli e per le meraviglie delle sue opere, compiute così nell’obbedienza al Padre. Sempre il cristiano deve sentire questa azione di Gesù nella propria vita: un’azione meravigliosa. Il Signore non ha mai compita la sua opera, perché ogni anima è la sua opera, ogni famiglia cristiana è la sua opera. Dobbiamo sentire questa presenza mirabile del Signore, questa presenza in tutti i momenti. Torna una parabola raccontata da Gesù: “Il regno di Dio”, ha detto il Signore “è come un padrone che ha mandato degli operai nella sua vigna….Va’ anche tu” (cfr. Mt 20, 1-7).

Quando si forma una famiglia, questa parola è particolarmente forte e incisiva: “Va’ anche tu”. La vita è un lavoro, la vita è un impegno, la vita è una testimonianza. “Va’ anche tu”. Quanto allora bisogna sentire la presenza dello Spirito Santo che ha consacrato, che ha elevato, che ha guidato! Quanto bisogna essergli riconoscenti e vicini! Riconoscenti! Proprio la riconoscenza è segno di amore e di giustizia, la giustizia che si rivolge a Dio benefattore e dà a Lui il riconoscimento pieno dell’opera che ha permesso e che ha aiutato a fare.

Ecco, sentiamo sempre questa presenza di grazia nella nostra vita, sentiamo questa presenza che non viene mai meno, la presenza per ogni persona, la presenza per ogni famiglia che sboccia nella sua luce e nel suo calore. Riconoscenza allo Spirito, generosità rinnovata. La riconoscenza dice veramente una vita intensa, una vita forte, una vita che vuole essere sempre di più secondo quanto vuole il Signore: pienezza, generosità, servizio, amore. Sentiamo perciò volentieri questa riconoscenza. Ci uniamo agli sposi per questa riconoscenza e invochiamo su di loro molte grazie, molte soavità di grazie, molti doni che possano allietare le loro fatiche, i lori impegni, la loro generosità. Invochiamo, invochiamo con cuore, in fraternità, nel mistero della nostra unione con la santa Chiesa di Dio, che è la famiglia di tutti i battezzati che, guidati dallo Spirito Santo, formano il Corpo del Signore.

CODICE 87F1N01366M
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 02/06/1987
OCCASIONE Omelia , martedì VII settimana Tempo di Pasqua, Novena Pentecoste - V giorno – anniversario di matrimonio
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La riconoscenza a Dio presente nella nostra vita
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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