30/05/1978 - Omelia Martedi VIII Ord Madonna Pellegrina Professione di Fede

Sant'Ilario d'Enza, 30/05/1978
Omelia, Martedì VIII settimana Tempo Ordinario, Madonna Pellegrina – VIII giorno – Professione di fede

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1 Pt 1, 10-16; Mc 10, 28-31

“Ti abbiamo seguito”.

Cos’è l’oratorio? L’oratorio è un luogo e un incontro, un incontro di amicizia e di fede, che avviene preferibilmente in un luogo dato dalla comunità parrocchiale, per difendere e per facilitare l’amicizia tra ragazzi.

Noi stasera preghiamo per l’oratorio. Frequentemente, san Giovanni Bosco, nelle sue visioni o sogni, racconta di avere visto la Madonna tra i suoi ragazzi. Ecco ciò che invochiamo stasera, che lei resti il centro e il cuore dell’oratorio, che lei sia sempre così nel nostro oratorio come colei che ottiene le grazie, che ci facilita lo stare vicino a Gesù, che ci rende più facile la strada della salita cristiana.

E giustamente, in questa festa dell’oratorio con Maria, un gruppo vuole professare la sua fede; la vuole professare per riaffermare la volontà di scelta, quella volontà che il cristiano ha più volte da affermare, ché non basta affermarla una volta. La vogliono affermata davanti all’immagine della Madonna, davanti all’altare di Gesù, davanti a tutta la comunità. La vogliono riaffermata, perché desiderano veramente essere degli autentici cristiani. Desiderano esserlo, perché capiscono che ogni altra posizione diventa una posizione di falsità. Un cristiano a metà è un cristiano mancato, un cristiano che fa dei compromessi col mondo è una persona fallita. Bisogna saper scegliere non solo a parole il Signore, ma nei fatti di ogni giorno, in quelle scelte radicali che a tale età appaiono ancora più urgenti e ancora più forti. Desiderano donare l’alba della loro giovinezza al Signore. Desiderano essere sinceramente impegnati, sinceramente coerenti. Desiderano volere a tutti i costi nella loro vita Gesù e il regno di Gesù.

E allora focalizzano su due punti: vogliono essere eucaristicamente pii, centralizzando sull’Eucarestia la mirabile presenza di Gesù tra di noi, la partecipazione viva e intelligente al sacrificio della Messa, vogliono nella Comunione prendere quelle energie e quelle forze che sono vitalmente necessarie. E quindi nell’Eucarestia vogliono formare tutto il loro ideale, vogliono formarlo nel silenzio della preghiera, quando vengono a pregare davanti al tabernacolo, vogliono affermarlo e avere le energie sufficienti nella Comunione. E, sapendo che Maria era nel Cenacolo quando lo Spirito Santo scese meravigliosamente a inaugurare il cammino della Chiesa, vogliono promettere quella docilità allo Spirito Santo, grazia grande di Maria, grazia meravigliosa della Mamma, che vuole veramente che i suoi figli siano indirizzati bene. Vogliono essere docili allo Spirito Santo.

E allora noi auguriamo loro di attuare fedelmente queste loro intenzioni e promesse. Noi preghiamo il Signore, perché sui loro propositi scenda abbondante la benedizione di Dio, che li conduca nella bontà, nella purezza, nell’amicizia in tutto il loro cammino. Vogliono essere molto amici, perché molto amici di Gesù e molto docili allo Spirito Santo.

CODICE 78EVO01337G
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 30/05/1978
OCCASIONE Omelia, Martedì VIII settimana Tempo Ordinario, Madonna Pellegrina – VIII giorno – Professione di fede
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Oratorio
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