1 Cor 1, 26-31; Mt 11, 25-30.
Il Signore ci dà come esempio i bambini per curare il nostro orgoglio e la nostra vanità, per dirci che è con l’umiltà che acquistiamo le vere proporzioni.
La personalità non s’accresce con le sciocchezze, con la vanità, con l’apparire. La personalità s’acquista con le idee sempre più profonde e mature, con la volontà che vuole ciò che è giusto e ciò che è bene.
Dobbiamo chiedere al Signore oggi la virtù della semplicità. La semplicità è insieme umiltà e giusta proporzione delle cose, semplicità vuol dire saper prendere ma saper anche lasciare, saper lasciare tutto ciò che è suggerito da una stolta vanità: il bisogno dei fronzoli, il bisogno di apparire diversi da quello che si è, il bisogno di attirare l’attenzione, l’approvazione e se è possibile l’ammirazione.
L’anima umile non desidera questo, l’anima umile sa che è quella che è davanti a Dio, sa che la considerazione degli altri è come il fumo che presto si disfa.
Dobbiamo chiedere alla Beata Vergine questa grazia di umiltà e di semplicità, di agire con rettitudine, con serenità, con perseveranza, perché i valori veri vanno accolti e vanno perseguiti ogni giorno.
Che cosa varrebbe, se avete acquistato qualcosa in questi giorni per poi perderlo rapidamente?
L’umiltà ci faccia stare vicino al Signore, ci faccia desiderare ciò che vale, ci faccia rispettare una gerarchia per cui scegliamo le cose che valgono di più, che sono più utili al Regno di Dio in noi, più utili al Regno di Dio che dobbiamo creare nel mondo.
CODICE | 87HAO0533IN |
LUOGO E DATA | Saint Nicolas, 11/08/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Martedì XIX settimana Tempo Ordinario, Memoria di Santa Chiara |
DESTINATARIO | Campeggio estivo ragazze |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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