Dn 7, 9-10. 13-14; Gv 1,47-51.
Bene si applicano le parole del Salmo: “Tu hai benedetto la terra ed essa ha germogliato”.
Certo, quando pensiamo alla nostra terra, alle miserie della nostra terra, i bambini giustamente sono i fiori belli, innocenti, investiti dallo Spirito. Perciò la prima cosa che dobbiamo fare è quella di ammirare l’opera di Dio; di ammirare Dio Creatore e Signore, Dio che ama e continua a donare. Ci ha donato dei bimbi, dei bimbi che ora diventeranno figli di Dio con tutte le ricchezze della vita cristiana. Quanto dobbiamo perciò ringraziarlo! Il ringraziamento deve essere forte e dobbiamo pregare il Signore perché questi germogli si moltiplichino e allietino la Chiesa di Dio. Dobbiamo insistere nell’unire la nostra preghiera, perché nella preghiera sentiamo vicino il Signore, sentiamo che il Signore anche per noi ha delle ricchezze da dare, anche per noi, che abbiamo ricevuto tempo fa il nostro Battesimo e dobbiamo essere degni del nostro Battesimo, consci della grande ricchezza che il Signore ci ha voluto elargire, la grande ricchezza, la grande vitalità che Lui vuole che noi accresciamo. Essere cristiani non è iscriversi, è comunicare, è ricevere, è essere messi vicino a Cristo in un’ unione così stretta e così forte per cui formiamo con Lui un solo Corpo.
La nostra responsabilità di battezzati sentiamola forte vedendo questi Battesimi. Noi siamo così coerenti, noi siamo così generosi, noi siamo così pronti come Dio ci vuole? Ecco, è la domanda che dobbiamo fare; è la domanda che esige una risposta, la nostra risposta di essere veramente riconoscenti per i doni e pronti a fare ancora di più, a fare di meglio, ad essere più entusiasti della nostra fede, perché troppe volte siamo tiepidi, abituati, fiacchi. Entusiasti della nostra fede, della mirabile ricchezza della fede, della mirabile comunicazione della fede! E poi nella preghiera sentiremo la necessità di invocare tante grazie, perché questi bimbi possano corrispondere al loro Battesimo e, diventati grandi, possano veramente dare testimonianza al Signore e siano degni di essere stati battezzati in questo giorno dedicato agli Arcangeli.
Gli Arcangeli sono scesi per vedere questi fiori e il loro aiuto è prezioso, invochiamoli, perché i bambini siano la gioia della loro famiglia, la gioia della Chiesa, servano il Signore tutti i giorni della loro esistenza con letizia e forza, con umiltà e gaudio, con la certezza che essere stati eletti da Dio è la grazia che sorpassa ogni intendimento. Essere scelti, essere benedetti, essere continuamente nel suo amore: ecco, lo siano così, lo siano interamente, lo siano fortemente.
CODICE | 87IUO0133PA |
LUOGO E DATA | Sant’ Ilario, 29/09/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Martedì XXVI settimana Tempo Ordinario, Festa dei Santi Arcangeli - Battesimi |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Essere degni del nostro Battesimo |
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