Rm 10,9-18; Mt 4,18-22.
Ieri vedevamo la vocazione di Abramo e come per il sì di Abramo è arrivato il sì di Maria.
Ora, in questa festa di sant’Andrea, vediamo anche il suo sì, un sì generoso, pieno, senza ritorni; un sì che lo porterà alla croce. Anche lui avrà il supplizio di Gesù; anche lui avrà la grazia di essere conforme al Maestro persino nel martirio.
Il nostro sì deve proprio essere un sì coraggioso, un sì forte e, nello stesso tempo, un sì umile.
Sant’Andrea ci insegna che la sequela di Gesù è una sequela meravigliosa, ricca dei doni più grandi. Anche se il discepolo non può essere più del Maestro, il discepolo accetta la sofferenza, accetta l’umiliazione, accetta la limitazione e in questo trova nuovo modo di affermare l’amore, e così la salita si fa vertiginosa.
Poniamoci dunque nella visione della nostra vita: è un sì vero la nostra vita? È un sì di ringraziamento (“Sì, Signore, tutti i beni vengono da te”)? Un sì di ringraziamento vuoi dire il riconoscere la moltitudine e la ricchezza dei suoi doni; vuoi dire improntare la vita ad una fiducia senza limiti. Fiducia, perchè Lui, al nostro sì, risponde con una particolare, mirabile provvidenza.
Il sì della nostra vita e il no al peccato, ad ogni peccato; ad ogni peccato che può lusingarci, perchè questo indica la nostra miseria. Il peccato delle volte ci lusinga e, invece di disprezzarlo, siamo attirati, abbiamo la nostalgia dei peccati passati.
La Vergine Immacolata è stata senza peccato; in Lei non c’era quello che c’è in noi per il peccato d’origine: l’inclinazione al male.
La Madonna, allora, tutta bella, immacolata, ci è data come aiuto perchè il nostro sì sia un vero sì, perchè riguardi tutta la nostra vita, perchè sia senza tentennamenti e senza oscillazioni.
La Madonna sia invocata da noi proprio come la «Vergine del sì», affinché possiamo essere aiutati, sorretti, appoggiati su di Lei.
Ognuno di noi pensi alle belle preghiere che, forse, non sempre sono colte: “Prega per noi peccatori, prega per noi!”. È proprio il suo sì materno, il suo benigno acconsentimento, è proprio questo che noi vogliamo, che noi esultiamo nell’averlo.
Quindi, un impegno, perchè sia la volontà di Dio la nostra gioia, sia la volontà di Dio il nostro vero trionfo, sia la volontà di Dio la sequela dei discepoli generosi, intelligenti, operosi.
CODICE | 88MVN01310N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 30/11/1988 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata, II° giorno, Festa di Sant’Andrea |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La nostra vita sia un «sì!» |
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