Is 25, 6-10; Mt 15, 29-37
La nostra attenzione stasera è portata sull’Eucarestia, il meraviglioso pane moltiplicato per la fame del mondo. È nell’Eucarestia dove troviamo nella realtà totale Gesù, lo troviamo come il nostro Salvatore, lo troviamo come la nostra guida, lo troviamo come la nostra consolazione. Avete sentito il profeta Isaia predire questo meraviglioso “banchetto di salvezza” (cfr. Is 25, 6-10), per cui e nell’Eucarestia e in quel banchetto di cui l’Eucarestia è pegno, il banchetto del cielo , il popolo di Dio ha il suo nutrimento pieno, la sua gioia completa. “Siederemo con gioia alla mensa del Signore”, dice il Salmo responsoriale. Sì, con gioia e perciò dobbiamo ringraziare il Signore per questo straordinario dono; mai abbastanza lo ringrazieremo, mai abbastanza noi ci preoccuperemo di farne tesoro. Troppo spesso noi facciamo poco conto dell’Eucarestia e la nostra presenza davanti all’Eucaristia è una presenza distratta, superficiale. E troppe volte le nostre comunioni sono comunioni d’abitudine, comunioni tirate via, comunioni distratte, soprattutto comunioni nelle quali noi portiamo poco amore. Quello che domanda a noi il Signore è soprattutto l’amore, perché alla base dell’Eucarestia, la ragione forte dell’Eucaristia è l’amore che Gesù ha portato a tutto il suo popolo, a ognuno di noi. E perciò noi dobbiamo veramente impegnarci, perché la nostra vita spirituale si incentri con sempre maggiore efficacia nell’Eucarestia, per questo noi chiediamo l’aiuto della Madonna. La Chiesa saluta l’Eucarestia così: “Ave, o vero corpo nato da Maria vergine!”. Le relazioni tra la Vergine e l’Eucarestia sono meravigliose. Proprio il corpo, che ci ha dato Maria, è il corpo che Maria ha donato al mondo, quello che viene a noi. Maria è stata la grande adoratrice e la Madonna è stata veramente colei che ha spezzato il pane per l’umanità. Cosa vuol dire? Vuol dire che è lei che ci dà Gesù, che c’insegna come si deve fare con Gesù, che c’insegna a parlare con Gesù, a trattare con Gesù, che c’insegna come si fa ad amare Gesù. È alla sua scuola, dove tutte le anime sante hanno imparato come si fa a rendere contento Gesù in questo mistero Eucaristico, a prendere dalla presenza, dal sacrificio del Signore nell’Eucaristia quei tesori di bene per sé e per gli altri, che sono proprio nella finalità piena di questo grande Sacramento e Sacrificio. Perciò proponiamoci di chiedere alla Madonna questa grazia, di potere trattare meglio Gesù nell’Eucarestia, di imparare da lei come si fa. Soprattutto la terremo ben presente nella nostra devozione al momento dell’Eucarestia: fare la comunione insieme alla Madonna.
CODICE | 73N4N01310N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 05/12/1973 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata, VII giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Maria e l’Eucaristia |
ARGOMENTI | Maria e l’Eucaristia |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS