Gn 3, 9-15. 20; Ef 1, 3-6. 11-12; Lc 1, 26-38
La festa di Maria immacolata è una festa di candore e di luce, una festa di vero tripudio, perché è con somma letizia che l'umanità ha accolto quest'annuncio di grazia. Era sorta l'aurora… sarebbe venuto il sole.
Maria è stata veramente l'aurora, che ci ha donato il sole della salvezza. È in lei dunque che noi prendiamo vero motivo di gioia, è di lei che ci rallegriamo, è di lei che porgiamo un vivo ringraziamento al Signore perché, in vista dei meriti di Gesù Cristo, l'ha preservata da ogni macchia, anche dalla macchia d'origine.
In questa gioia, in questo candore, in questa celebrazione della salvezza bene s’innesta un battesimo, perché nel battesimo l'anima viene ad essere elevata alla dignità di figlia di Dio, sente la soavità della presenza dello Spirito Santo, perché l'anima è consacrata della consacrazione ineffabile che ci è derivata dalla morte e dalla risurrezione di Gesù.
Un battesimo è uno splendore! Il battesimo è il grande atto della misericordia di Dio, quell'atto con il quale Dio cancella e Dio innalza, cancella tutto, innalza a sé, fin al seno della Trinità questa creatura.
Una festa di splendore allora, una festa di luce, come la cerimonia stessa lo sottolinea, perché viene consegnata la luce, viene consegnata la luce al responsabile di questa creatura, come a dire: è avvenuta una missione di luce, bisogna custodirla.
Una festa di purezza allora e una festa di letizia. Il battesimo s'innesta così meravigliosamente nella tematica dell'Immacolata, cioè del trionfo della grazia. Nella Madonna ha trionfato prima del peccato, negli altri trionfa dopo che si è contratto il vincolo d'origine ma vuole, venendo subito nel cuore, preservare la creatura da ogni caduta nel peccato. Ed è questo che auguriamo: che cresca nella grazia, che sempre di più gioisca nella grazia, man mano che la sua vita diventa cosciente, man mano che conoscerà il Signore, man mano che conoscerà il suo amore, man mano che s’innesterà coscientemente nel Corpo Mistico.
Un augurio di santità, di santità veramente grande, di santità che i genitori e i padrini cercheranno meravigliosamente di coadiuvare, perché a questo sono stati deputati, a questo sono stati chiamati dalla grazia di nostro Signore, che quando dà un compito senza dubbio dà anche l'aiuto per eseguirlo.
Il nostro augurio, tradotto in preghiera, vuole proprio essere così una vera gioia, che la comunità esprime nell'invocazione di una protezione singolare della Beata Vergine Immacolata.
CODICE | 77N6N01311A |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza 07/12/1977 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì II settimana Tempo Avvento, Vigilia Solennità Immacolata - Battesimo |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Immacolata e Battesimo |
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